#vorreiprendereiltreno: questo uno degli hashtag più utilizzati e cliccati negli ultimi mesi dai milioni di utenti di Twitter, il famoso social network che ormai ha preso piede anche tra i giovani del nostro Paese.
Potrebbe sembrare un trend simpatico, di tendenza in questo momento perché volto a lanciare qualche meta per le vacanze estive; invece si rivela il simbolo di una battaglia sociale contro le barriere architettoniche che riguarda un giovane ragazzo disabile.
Sto parlando di Iacopo Melio, 22enne della provincia di Livorno, studente di Scienze Politiche. La sua lotta personale muove dal disagio di dover sempre dipendere da qualcuno, la sua famiglia per lo più, nei vari spostamenti quotidiani che possono coinvolgere un cittadino qualunque, causato dalla non accessibilità dei vari mezzi adibiti al trasporto pubblico. Ma da dove ha inizio questo tormentone che ormai ha avuto un effetto virale, coinvolgendo anche decine e decine di volti noti e arrivando persino all’emittente Al Jazeera?
Il tutto nasce grazie ad un tweet dell’ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza, la quale manifestava la propria gioia per poter affrontare comodamente il suo viaggio in treno; a questo pensiero, il nostro Iacopo, con grande prontezza di riflessi, risponde lanciando il famoso hashtag: #vorreiprendereiltreno.
Da qui segue un breve ma efficace scambio di pensieri tra lo studente e l’ex ministro, visibile nel blog di Iacopo (http://iacopomelio.altervista.org/), che fa maturare nel giovane fiorentino l’idea di scrivere ai politici italiani, al fine di manifestare una condizione di disagio che interessa tutti i cittadini affetti da sindrome di handicap.
Stupisce e fa genuinamente sorridere il tono leggero, ironico, e non accusatorio usato da Iacopo in questa lettera: egli imputa proprio ai mezzi pubblici la colpa per il suo essere single! Cito testualmente: “Cercate ALMENO di capire quanto, a lungo andare, sia triste essere single. Sì, avete capito bene. Se io sono single è SOLO colpa degli autobus!!” Nessuna denuncia, quindi, nessun reclamo; solamente una leggera, ma al contempo decisa, sottolineatura di questa differenza.
Dall’essere un semplice pensiero espresso sul proprio profilo al diventare un fatto di portata nazionale è bastato il tempo di un click: in pochissime ore, tramite apprezzamenti o condivisioni, la diffusione di questo tema è arrivato a livelli altissimi, tanto da parlare di fenomeno mediatico. Segno evidente dell’importanza dei social network, e di quello che, al giorno d’oggi, sono in grado di fare.
E, oltre alla vicinanza di migliaia di utenti sconosciuti, Iacopo ha ottenuto un’altra rivincita personale: il 14 luglio ha potuto incontrare personalmente la Carrozza al Sant’Anna di Pisa, per poter concretamente attuare una proposta di accessibilità delle varie carrozze ferroviarie.
Tutto è bene quel che finisce bene, o almeno così sembra. Noi tutti ci auguriamo che così possa essere, per Iacopo e per tutte le persone che vedono negati molti dei propri diritti.
Ilenia Sanna