Tribano, Michelin chiude entro il 2017. A rischio 28 dipendenti

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(Il sito produttivo di Fossona, in provincia di Cuneo. Fonte: rosarossaonline.org)
(Il sito produttivo di Fossona, in provincia di Cuneo. Fonte: rosarossaonline.org)

Il colosso degli pneumatici Michelin taglierà 578 posti di lavoro in Italia entro il 2017, nell’ambito del piano strategico 2016-2020 che prevede sì un investimento da 180 milioni di euro in cinque anni, ma anche la riorganizzazione delle filiali, oltre che nel Bel Paese, anche in Germania e Inghilterra.

L’ha annunciato ieri lo stesso marchio francese, il secondo produttore al mondo di pneumatici, il cui simbolo è il celeberrimo omino fatto di camere d’aria. I 578 esuberi italiani sono stati individuati a Fossona (Cuneo, 400 dipendenti), Torino (120), Alessandria (30) e Tribano (28). Nello specifico, il piano prevede la chiusura del sito produttivo di Fossona entro la fine del 2016, l’ampliamento dei magazzini degli stabilimenti di Cuneo ed Alessandria (dove verrà però arrestata l’attività di ricostruzione), l’arresto dell’attività del magazzino di Tribano e l’evoluzione del Polo Logistico di Torino, che però perderà la funzione di magazzino intermedio.

Il magazzino logistico di Tribano, aperto nel 1998, occupa una superficie di 22mila metri quadrati. Qui vengono prodotti 3 milioni di pneumatici l’anno, per un totale di circa 86mila tonnellate, destinati ai mercati del Triveneto, dell’Emilia-Romagna e della Toscana. Come riportato dal Mattino di Padova, la chiusura colpirebbe circa un centinaio di persone: non solo i 28 dipendenti Michelin, ma anche il personale di Brio Srl e Ceva, due ditte che si occupano di trasporti e logistica. Il sito tribanese era stato insignito nell’aprile 2012 del “Michelin Safety Award”, premio sulla sicurezza consegnato da Jean-Paul Caylar, amministratore delegato di Michelin Italia, dopo che la struttura aveva registrato sei anni e mezzo di attività senza infortuni sul lavoro.

«Nel rispetto della propria tradizione e dei suoi valori fondamentali l’azienda assicura la propria disponibilità ed un concreto impegno per accompagnare ogni persona nella ricerca di una soluzione. In questa logica l’azienda conferma la volontà di aprire un trasparente confronto con le organizzazioni sindacali» conclude Michelin nel comunicato apparso ieri sul sito ufficiale. Sindacati che non hanno perso tempo e hanno organizzato la propria protesta: le segreterie nazionali e territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Fiom-Cgil e Fim-Cisl hanno proclamato per oggi quattro ore di sciopero nazionale.