Cara Ilenia,
sono una ragazza di Este che legge sempre il vostro magazine. Sembrerà retorica, ma ormai le uscite di Estensione sono diventate per me l’appuntamento fisso del mercoledì sera. Leggo con attenzione tutti gli articoli, e devo dire che li trovo tutti molto ben fatti. Da un po’ di tempo non c’è più la tua rubrica “Este a cuore aperto”, e sinceramente mi dispiace molto, perché la seguivo con passione e ho sempre apprezzato i consigli che davi a chi ti scriveva. Ora che mi sono decisa a chiederti aiuto, tu non tieni più la tua rubrica…pazienza, io mi rivolgo a te lo stesso, sperando che in qualche modo tu possa trovare il tempo di rispondermi. Il mio problema principale è l’insicurezza. Hai presente quella terribile sensazione di sentirti inadeguata qualsiasi cosa fai/indossi/dici? Ecco, sto parlando di questo. Agli altri non va bene niente di me. Io do sempre il massimo in ogni attività, cerco di essere aperta e disponibile, offro spesso il mio aiuto a chi ne ha bisogno, insomma, tento in tutti i modi di farmi…accettare per quello che sono. Ma è inutile, non funziona. Continuo a sentirmi un’estranea, un rifiuto della società. Lo so, è brutto da dire, ma è questo che leggo negli sguardi e nei sorrisi sprezzanti che si posano su di me. Di conseguenza divento ogni giorno più incerta, non so mai prendere una decisione stabile, non sono in grado di fare la scelta giusta al momento giusto. E perdo le poche occasioni che dovrei cogliere al volo. Cosa c’è che non va in me? Sono proprio così sbagliata? Aiuto.
R.
Cara R.,
La nostra rubrica non si è mai chiusa! Siamo sempre pronti per voi lettori, che siete i veri protagonisti di questo spazio a voi dedicato. Anche la mia ora sembrerà retorica, ma ti voglio ringraziare per i complimenti spesi per tutti noi della redazione: questa è la soddisfazione migliore che noi potessimo avere, ci gratifica molto sapere che Estensione è entrato nella quotidianità dei nostri affezionati!
Venendo a te, sono molto contenta che tu ti sia rivolta a noi, poiché quello dell’insicurezza credo sia uno dei problemi che riguarda gran parte dei giovani. Io penso che tu sia una persona coscienziosa, perché da sola sei riuscita ad individuare il vero nucleo del problema e hai inoltre capito che riguarda in primis te stessa. Purtroppo, come ho già detto precedentemente, viviamo in un mondo – o meglio, in un’idea di mondo – che ci fa sentire inadeguati, mai all’altezza della situazione, mai perfetti. Beh, mia cara, sappi che è un bene non esserlo! Dalle tue parole evinco che alcuni dei tuoi comportamenti, nonostante possano risultare spontanei, sono invece condizionati da chi ti sta intorno, poiché il tuo fine ultimo è quella di fare sempre la cosa giusta, di risultare ineccepibile in tutto, di impersonare la ragazza ideale.
Tutta questa ‘fatica’ la impieghi però per le persone sbagliate: non intendo dire che aiutare un amico o mettere tutto se stesso in un lavoro sia sbagliato – anzi! Ce ne fossero di più di ragazzi/e così! – ma dovresti farlo soprattutto per te stessa. Tu, a mio avviso, ti senti inadeguata perché le varie azioni che compi non hanno uno scopo, un fine, e questo perché non sei tu, non è la tua volontà che realmente vuole agire. Secondo me, una delle cose peggiori è non avere un obiettivo nella propria vita; forse, però, è altrettanto un danno inseguire una meta solo per il desiderio altrui e non per il proprio.
Io non conosco nei particolari la tua situazione, il tuo mondo, ma sono abbastanza sicura che se farai un po’ di chiarezza riuscirai a trovare la reale motivazione che ti spingerà ad agire per il tuo bene e per te stessa. Questo stimolo in realtà c’è sempre stato, probabilmente tu ora hai paura di vederlo.
In questo momento potrai darmi della matta, e pensare che è impossibile temere di scoprire il proprio obiettivo, che inevitabilmente porta alla ricerca della felicità – perché ricorda, la felicità è un qualcosa da cercare più che da raggiungere. Ora, quindi, ci ricolleghiamo al punto iniziale, quello dell’inadeguatezza. Se tu non ti senti libera di comportarti come il tuo io interiore vuole, questo non vuol dire forse che non sei tu ad essere sbagliata, ma gli altri? Non è giusto ragionare sempre con la logica del ‘la maggioranza vince’: qui si tratta di te, dei tuoi desideri. Se non ti riveli davvero te stessa, allora il motivo può essere che le persone che tu frequenti non siano adatte a te. Questa non è una sconfitta, è semplicemente una presa d’atto che potrebbe segnare il tuo punto di svolta. Non siamo fatti per andare d’accordo con tutti, e per fortuna, altrimenti ciò vorrebbe dire che nulla ci identifica singolarmente. Non aver paura di invertire completamente la rotta, non accettare quello che tu pensi di meritare, perché di sicuro vali molto più di quanto tu ora creda.
Sono certa che gli sguardi che si posano su di te non siano tutti sprezzanti, ma anche se ce ne fosse qualcuno, ricordati che è spesso solo invidia, e quindi sei talmente presente nella vita di quell’individuo che non fa altro che osservarti.
Tu concludi inoltre dicendo di non saper cogliere le occasioni al volo: mi sbaglio o sei tu che hai deciso di scriverci? Hai scelto di fare qualcosa per te stessa, e di non lasciarti sfuggire un’occasione, anche se pensavi che questa sezione fosse stata sospesa!
Termino, e mi scuso per la mia prolissità, con una citazione da “Lettera ad un adolescente” di Vittorino Andreoli. E’ una frase che ho scoperto parecchio tempo fa e che mi è rimasta impressa, te la dedico sperando che possa fungerti da punto di partenza per sentirti finalmente sicura ed adeguata, come già sei.
“Ti hanno generato, un evento tremendo e stupendo perché ci sei e puoi dare un senso non solo alla tua vita, ma a quella più vasta del mondo: puoi essere mondo. Non ti appartieni, sei. Sei come è il mondo attorno a te. Sei mistero, e nel mistero del tuo esserci forse vali più di quanto tu immagini. Hai un senso che va oltre il senso.”
Ilenia Sanna
bel post 🙂
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