Quante volte ci siamo lamentati tra amici di tutto quello che non funziona, che proprio non ci piace, che vorremmo fosse migliorato? Ma sono poche le occasioni in cui questo senso di insoddisfazione si sia trasformato in qualcosa di concreto, rimanendo limitato a qualche sterile chiacchiera da bar. Fare proposte, avere il coraggio e l’iniziativa di portarle avanti, è il passo decisivo per costruire su vecchie fondamenta nuovi progetti. E il desiderio di rinnovamento non può che venire da noi giovani: spesso ci siamo immaginati una città diversa, fatta su misura per noi, che risponda alle nostre esigenze; abbiamo provato a concretizzare in questi pochi punti delle proposte che possono portare ad una “nuova Este”.
Se si vuole, si può arrivare al cambiamento!
- Sviluppare maggiormente il progetto delle biciclette comunali, aumentando la qualità del servizio e cercando di aumentare i chilometri di piste ciclabili, così da poter collegare ogni quartiere e frazione al centro cittadino.
- Un miglioramento del servizio “WiFi Este”, che renda possibile una buona connessione da ogni punto della città, con particolare riguardo alla biblioteca comunale.
- Ricreare a Este un panorama musicale che, nelle attuali condizioni, è da considerarsi quasi estinto. Le ordinanze comunali, cercando di proteggere la categoria dei cittadini residenti, hanno dimenticato di tutelare quella dei giovani artisti, demotivandoli e costringendoli a “migrare” nei paesi vicini; senza tener conto dei proprietari dei locali, obbligati a pagare sanzioni per l’eccessivo volume. Bisogna interrompere il circolo vizioso che si è venuto a creare, facendo tornare la fiducia fra vari gestori di accettare di far suonare le band, senza dover temere alcuna ripercussione.
- Una rete di trasporti pubblici efficienti, che copra tutto il territorio (ci sono frazioni non collegate al centro da alcun tipo di servizio) ed eviti il disagio di doversi spostare nei paesi limitrofi per aver la certezza di poter disporre di un servizio, rendendo ancora più gravosa la già difficile vita di chi è costretto a fare il pendolare.
- Più aree riservate al verde pubblico, non solo limitate al centro città ma anche nei quartieri periferici, troppo spesso e volentieri sviliti da un’eccessiva cementificazione. E’ di primaria importanza evitare la cementificazione degli spazi verdi presenti e, piuttosto, puntare alla valorizzazione ed alla ristrutturazione degli edifici già presenti, magari incentivando anche la cura dei parchi e giardini.
- Creare eventi e manifestazioni allettanti anche a livello giovanile volti ad esaltare il patrimonio artistico e culturale della nostra cittadina, soprattutto cercando di porre l’attenzione sugli aspetti meno conosciuti della storia e dell’arte atestina. Guardare con nuovi occhi ciò che ci sta intorno è il primo passo per apprezzarlo e capire che, forse, poteva andarci molto peggio di così.
- Più punti di ritrovo giovanili, che siano qualcosa di più di un semplice bar, dove l’incontro è finalizzato al mero consumo, ma che siano stimolanti anche a livello culturale, magari proponendo attività volte a sensibilizzare la popolazione su temi importanti, e per così dire “scottanti”, quali la politica, l’arte, il senso civico, incontri con autori, artisti e con eminenti protagonisti della società civile. Nell’occasione si potrebbe usufruire di alcuni locali dismessi di Este e ridare ad essi una nuova vita.
Valeria Ferraretto e Davide Grigatti
Le proposte sono davvero interessanti e alcune davvero programmatiche, al punto che cercherò di farmene portavoce in comune per darvi in breve delle risposte! Per altre però devo confessarvi chè le risposte vi sono già, certo si possono sempre potenziare (ed intenzione dell’amministrazione farlo ed anche di alcune importanti realtà associative cittadine), ma ci sono, sia in termini di spazi che di eventi, per musica e cultura e per il prossimo anno ne sono previsti ancora di più. Abbiate fede e vedrete! Ho un’idea che potrebbe rispondere innanzitutto al discorso delle bici comunali, vi darò presto notizie!
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