QUATTROVILLE. Sì alla fusione, ma non all’unanimità. L’esito del referendum di domenica ha rivelato le divergenze di opinione tra i cittadini di Saletto, Santa Margherita d’Adige, Megliadino San Fidenzio e Megliadino San Vitale, chiamati a esprimersi sulla possibile nascita di un unico Comune, Quattroville. I “Sì” hanno vinto a Saletto (84%, 800 voti), Santa Margherita (78%, 538 voti) e San Fidenzio (77,3%, 508 voti); la maggioranza dei votanti di San Vitale (il 62%, 519 voti) ha invece preferito opporsi al progetto di aggregazione. Nel complesso, ha espresso parere favorevole alla fusione il 69% dei cittadini che si è recato alle urne, 2.164 su 3.154 voti raccolti (17 le schede bianche o nulle; in fondo alla pagina la tabella con tutti i dati).
L’affluenza. San Vitale è anche l’unico Comune ad aver superato il 50% di affluenza, raggiungendo il 51,5% – non era previsto il quorum per questa votazione referendaria – pari a 841 votanti, obiettivo rimasto lontano a Saletto (38,1%, 961 votanti), Santa Margherita d’Adige (34,1% con 693 votanti) e Megliadino San Fidenzio (38% con 620 votanti). L’affluenza generale si è quindi attestata al 40%: 3.154 persone su 7.872 sono andate a votare, dati più o meno in linea con quelli registrati negli altri quattro referendum per la fusione che si sono tenuti in Veneto.
Le altre fusioni. Ieri, infatti, si è votato anche nel Bellunese, a Falcade e Canale d’Agordo, per formare il Comune unico di “Valle del Biois”; nel Veronese, a Belfiore e Caldiero Terme, per dare vita a “Belfiore Caldiero Terme”; nel Vicentino, sia a Barbarano e Mossano per creare “Barbarano Mossano”, che ad Arsiero e Tonezza del Cimone, per “Arsiero Tonezza”. Il “Sì” ha vinto solo a Barbarano e Mossano; in tutti gli altri casi ha prevalso il “No”, anche se non sempre in maniera concorde. La percentuale di affluenza si è attestata in media poco sopra il 40%.
L’iter. Ora il futuro di Quattroville passa nelle mani della Regione, che potrebbe considerare sia l’esito globale del voto – e dunque procedere con una fusione a quattro – sia tener conto della volontà specifica dei cittadini di Megliadino San Vitale, riducendo a tre il numero di Comuni coinvolti dal progetto di aggregazione. Nel caso si propenda per questa seconda opzione, non è chiaro se la decisione richieda un nuovo studio di fattibilità o se sia possibile proseguire regolarmente con l’iter già avviato. Entro la fine della settimana, ad ogni modo, gli organi regionali procederanno alla convalida dei dati; il percorso riprenderà dopo le feste, quando la prima Commissione regionale si riunirà per discutere della legge di fusione.
Il nuovo Comune. Qualora l’ipotesi Quattroville dovesse diventare realtà, il nuovo Comune sarebbe il quarto della Bassa Padovana per numero di abitanti (8.933, dati Istat gennaio 2017), dopo Monselice (17.616), Este (16.461) e Montagnana (9.120), esteso su una superficie di ben 54,23 chilometri quadrati, solamente dietro a Padova (93,03) e Codevigo (70,02) a livello provinciale. Saletto diventerebbe la sede municipale, mentre per l’elezione di sindaco e Consiglio comunale unificato sarebbe necessario tornare alle urne la prossima primavera. L’ultima fusione nel Padovano risale al 1995, quando Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano diedero vita al Comune di Due Carrare (9.049 abitanti).