Quattroville, referendum alle porte: gli ultimi chiarimenti dai comitati del Sì e del No

Domenica il voto per la fusione dei Comuni di Saletto, Santa Margherita, Megliadino San Fidenzio e Megliadino San Vitale. I due comitati ribadiscono le proprie motivazioni

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MEGLIADINO SAN VITALE. Il conto alla rovescia al referendum di domenica 17 dicembre è iniziato. La consultazione chiamerà al voto i cittadini dei Comuni di Megliadino San Vitale, Saletto, Santa Margherita e Megliadino San Fidenzio per la fusione a un Comune unico, Quattroville. Dopo il sondaggio esplorativo dello scorso aprile, si è dato luogo a una serie di incontri informativi, ultimo dei quali avvenuto lunedì 11 dicembre e promosso dal comitato per il Sì; ospite della serata il sindaco del Comune ferrarese di Fiscaglia – sorto nel 2013 dall’insieme dei Comuni di Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia – che ha illustrato la sua esperienza e i risultati positivi raggiunti grazie ai contributi ottenuti.

Restano ancora alcuni dubbi fra i cittadini. La deputata Giulia Narduolo, che presiede il comitato per il Sì alla fusione, ha sfatato l’idea sulla chiusura o riduzione di farmacie e uffici postali, facendo notare come nello stesso Comune di Fiscaglia fosse a rischio una delle tre sedi postali e che, grazie ai fondi ottenuti, ciò sia stato evitato. Sul numero di richiedenti asilo, che potrebbe aumentare data l’ampiezza del territorio, Narduolo ha precisato: «Per il momento sono presenti una decina di rifugiati presso Taglie (località di Santa Margherita, ndr) e non risultano casi di insicurezza o sollevazione popolare. Per evitare grandi concentrazioni è possibile ricorrere allo strumento Sprar, che permette di avere circa due richiedenti asilo ogni mille abitanti, ovvero un numero esiguo di 20 persone in un Comune di 9 mila cittadini».

Grazie alla fusione il Comune di Quattroville potrebbe ottenere circa 14 milioni di euro in dieci anni tra contributi regionali e statali. «È un’occasione unica per il territorio. Si potrebbero concludere opere pubbliche rimaste incomplete, come l’asilo nido di Megliadino San Vitale, procedere con un piano di scavo dei fossi, costruire piste ciclabili per mettere in sicurezza pedoni e ciclisti nelle strade provinciali, potenziare i servizi destinati a famiglie e a categorie più fragili. Si avrebbe anche più peso politico – continua la deputata – sia nel consorzio per la gestione dei rifiuti, sia per promuovere il prolungamento della strada regionale 10 fino all’ospedale di Schiavonia, opera attualmente ferma a Carceri.»

Sul fronte del No è nato a livello locale il comitato contro la fusione di Megliadino San Vitale. Il suo portavoce Massimo Mussolin ha dichiarato di non vedere necessità di una fusione, e di avere forti dubbi sul periodo successivo ai dieci anni di contributi, quando il Comune unico si troverà a gestirsi con fondi propri. Queste considerazioni tengono conto sia della bassa tassazione comunale, fra cui i redditi inferiori ai 35 mila euro esenti da tassazione Irpef, sia delle cospicue entrate in ambito agricolo. Se il referendum dovesse ottenere esito positivo, la Regione istituirà la nascita di Quattroville a partire dal 1° gennaio 2018 e i vari sindaci saranno affiancati da un commissario prefettizio fino alle elezioni in primavera. Le scelte politiche, come l’amministrazione dei fondi, verranno invece prese dal sindaco unico.