Quanto sono plastic free i Comuni della Bassa Padovana?

Regolamenti, iniziative, progetti: ecco come stanno lavorando le amministrazioni locali per rispondere alla direttiva Ue sulla plastica monouso che entrerà in vigore nel 2021

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(Foto gentilmente concessa da Francesco Trivellato)

L’emergenza plastica ha radici profonde. Lo dimostra la dimensione del “Great Pacific Garbage Patch”, l’enorme accumulo di spazzatura galleggiante – per lo più plastica – situato nell’Oceano Pacifico, cresciuto a dismisura a partire dagli anni Ottanta ed oggi esteso 26 volte la superficie dell’Italia. Se Roma non fu costruita in un giorno, figuriamoci un tale ammasso di rifiuti.

Nonostante questo, il tema della riduzione del suo consumo è entrato di prepotenza nel dibattito quotidiano solo la scorsa primavera, quando il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva che, a partire dal 2021, metterà al bando alcuni articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e cotton fioc.

Una decisione non più prorogabile ma che ha fatto comunque scalpore, viste le drastiche ripercussioni che la direttiva europea avrà sulle abitudini di tutti noi. Il termine entro cui gli Stati membri dovranno adeguarsi è fissato per il 3 luglio 2021, ma nel frattempo sono diverse le amministrazioni locali che hanno deciso di anticipare i tempi e di avviare la transizione verso il “plastic free”, almeno per quanto riguarda gli oggetti monouso.

E nella Bassa Padovana? Abbiamo deciso di sondare il territorio e di raccogliere le eventuali “buone pratiche” – ordinanze, regolamenti, iniziative, ecc. – messe in atto dalle amministrazioni dei centri grandi e piccoli della zona. In totale sono stati contattati 16 Comuni: Abano Terme, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Borgo Veneto, Carceri, Cinto Euganeo, Conselve, Due Carrare, Granze, Este, Monselice, Montagnana, Montegrotto Terme, Ospedaletto Euganeo, Piove di Sacco e Solesino.

Grazie ad Acquevenete ed Etra, i principali gestori del servizio idrico integrato del territorio, migliaia di studenti delle scuole della Bassa e delle Terme hanno già ricevuto la propria borraccia in alluminio (anche se, a essere scrupolosi, sarebbe l’acciaio il materiale perfetto), così da ridurre in maniera sensibile il numero di bottigliette di plastica consumato ogni giorno negli istituti scolastici.

Esempi di borracce di alluminio, un oggetto sempre più di uso comune

Una tendenza condivisa è l’utilizzo di piatti, posate e bicchieri compostabili – le posate talvolta in acciaio – negli stand gastronomici delle sagre paesane, in particolari quelli delle Pro Loco. Ne sono un esempio l’Ortonenfest di Abano Terme, la Sagra del Rosario di Bagnoli di Sopra, il Winter Village di Conselve, la Sagra di Santo Stefano di Due Carrare, la Festa delle Quattro Vie di Granze e le tre sagre (Tresto, San Giovanni Battista e Sant’Antonio a Palugana) di Ospedaletto Euganeo.

Sempre a Ospedaletto, il sindaco Giacomo Scapin ha intenzione di rendere tutti gli stand della storica Fiera del Tresto completamente plastic free a partire dall’anno prossimo, mentre il Comune di Este ha annunciato che dal prossimo 1° gennaio riconoscerà contributi economici solo agli organizzatori di sagre e manifestazioni che utilizzeranno plastica compostabile.

Il Comune atestino pare essere il più attivo a livello normativo tra quelli presi in esame: l’ordinanza del 1° luglio scorso ha infatti vietato la distribuzione di cannucce di plastica ai clienti per tutti gli esercenti che somministrano alimenti e bevande; a partire dal 2020, inoltre, sono stati annunciati nuovi divieti, relativi all’uso di materiale plastico non compostabile da parte dei pubblici esercizi e delle attività commerciali, di servizio e artigiane.

Il quadro di azioni messe in campo dall’assessorato all’Ambiente, guidato da Sergio Gobbo, si completa con la 9^ edizione del festival ambientaleDal dire al fare per cambiare”, quest’anno sottotitolato “Differenziamoci dalla plastica”. Il festival, organizzato in collaborazione con Sesa, prevede il coinvolgimento degli istituti scolastici in un’articolata campagna di informazione e sensibilizzazione, in cui era inserita anche la giornata “Este Plastic Free” del 20 ottobre scorso, a cui Estensione ha partecipato con un proprio angolo informativo.

Il team di Estensione a “Este Plastic Free”

Montagnana ha aderito a “Borghi Plastic Free”, l’iniziativa messa in campo dall’associazione “I Borghi Più Belli d’Italia” – di cui la città murata fa parte – che punta a eliminare la plastica monouso dalle sagre, dai distributori e dalle scuole, per valorizzare la bellezza anche attraverso la tutela dell’ambiente.

A Carceri è stato avviato il progetto “Rifiuti zero”, che comprende attività di informazione e prevenzione nelle scuole con una persona dedicata e serate tematiche sul riutilizzo dei materiali di scarto, coordinate dall’associazione Magnolia.

La “casetta dell’acqua” è una delle soluzioni preferite per diminuire il singolo utilizzo delle bottiglie in plastica: ne hanno installata una ciascuna Battaglia Terme e Granze, dove la mensa scolastica è “plastic free”, così come a Bagnoli di Sopra. A Due Carrare l’asilo ha in dotazione giocattoli esclusivamente in legno, decorati da vernici atossiche, così da evitare la contaminazione da microplastiche anche in caso di rotture.

L’amministrazione carrarese ha inoltre installato all’interno del territorio comunale (sul cavalcavia di via Cuccare in località Terradura, a Santo Stefano e sul Ponte di Riva, nei pressi del Monumento ai Caduti) alcune panchine e staccionate rivestite con plastica di recupero.

La staccionata sul cavalcavia di via Cuccara, in località Terradura a Due Carrare

A Montegrotto Terme la giunta di Riccardo Mortandello sta valutando se inserire nel regolamento per l’assegnazione delle gare comunali dei punti bonus per chi presenta progetti che contemplino il non utilizzo di plastica monouso.

Le amministrazioni di Borgo Veneto, Cinto Euganeo, Monselice e Solesino, che per il momento hanno “temporeggiato” sul tema, promettono azioni concrete a partire dal 2020, con il primo cittadino borghigiano Michele Sigolotto intenzionato a porre la questione plastica all’attenzione del Consorzio Padova Sud, con l’obiettivo di studiare progetti condivisi. Un bel nodo al fazzoletto per tutti loro, per non dimenticare che è arrivato davvero il momento di agire.