
È da oramai una decina di anni che l’azienda ospedaliera di Piove di Sacco verte in una situazione di precarietà. Nonostante il distaccamento dall’ULSS 14 di Chioggia e l’accorpamento all’Azienda ULSS 16 di Padova, la storia recente dell’ospedale Immacolata Concezione non è delle più rosee. È dal 2012 che la Regione ipotizza l’idea della chiusura di sette ospedali in Veneto, fra cui quello della Saccisica, mirando a un vero e proprio riassetto drastico e prevedendo ingenti tagli a causa della riduzione delle risorse. L’ULSS 16, dopo aver investito cinque milioni e mezzo in interventi infrastrutturali, vuole davvero abbattere un ospedale che deve far fronte alle richieste sanitarie di oltre 500 mila persone?
Dal giorno del proprio insediamento come sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella si batte, in collaborazione con altri sindaci della Saccisica, per la difesa della struttura sanitaria. L’incubo che perseguita i cittadini del Piovese è quello di rimanere con un ospedale di sola riabilitazione e lungodegenza. Carenza di personale, reparti accorpati e stop dei lavori: sono questi i campanelli d’allarme che hanno spinto i primi cittadini della Saccisica a sollecitare, in via epistolare, un immediato intervento del governatore Zaia, dell’assessore regionale alla Sanità Coletto e dell’ULSS 16 di Padova. Nella lettera, inviata in settimana, viene sottolineata l’importanza del buon funzionamento della struttura ospedaliera di Piove di Sacco dato l’incremento degli accessi degli ultimi mesi e l’ampio bacino d’utenza a cui essa è collegata. Il documento inviato alla Regione richiede il riavvio e l’accelerazione dei lavori al pronto soccorso, in cantiere già da diversi anni. Esigenza essenziale riguarda il problema della fusione dei reparti di Chirurgia e Ortopedia per “evitare che ci si limiti all’attività di week surgery per entrambe le specialità. È necessario un piano di assunzioni per garantire il personale in tutti i reparti che oggi sono in sofferenza”.
A spezzare una lancia a favore dell’attivismo dei sindaci della Saccisica è il consigliere regionale del PD Piero Ruzzante che comunica “il suo totale sostegno all’iniziativa” sottolineando che quello manifestato “è un grido di aiuto, espresso con modalità civili” e sostenendo che “è incomprensibile che la Regione reagisca con accorpamenti di reparti e non garantendo il personale necessario a farli funzionare”.
Per la battaglia in difesa dell’ospedale Immacolata Concezione si sono uniti i sindaci di Piove, Arzergrande, Codevigo, Legnaro, Polverara, Pontelongo e Sant’Angelo che definiscono questa lettera “un documento propositivo per ribadire le nostre preoccupazioni e aprire un confronto per garantire la piena funzionalità del nostro ospedale”. I primi cittadini di Brugine e Correzzola, pur approvando la causa e condividendo le preoccupazioni dei colleghi, non appoggiano la via intrapresa da Gianella &Co per comunicare con la Regione. Il sindaco di Brugine Michele Giraldo, infatti, ai fini di tutelare la sanità nella Saccisica ha chiesto e, successivamente, ottenuto un incontro con l’assessore Coletto per il prossimo 10 febbraio.
Vie diverse, unico obiettivo: salvare il nostro ospedale.