ESTE. Il Comune di Este farà scattare un piano di monitoraggio dei pozzi privati volto a verificare se l’acqua sia interessata o meno dalla contaminazione da Pfas. I controlli saranno effettuati a campione dal personale Arpav sulla base dell’elenco dei pozzi denunciati. La decisione, spiegano dal municipio, è stata presa a scopo precauzionale: «Nel corso della riunione del Tavolo Ambientale Territoriale dello scorso 21 marzo l’Arpav e il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 hanno presentato le indagini relative alle sostanze perfluoroalchiliche, che non evidenziavano la presenza di contaminazione nel territorio atestino. Pertanto qui non vi è emergenza» chiarisce il sindaco Roberta Gallana.
«Come ci è stato ricordato da Cvs nel primo incontro sul tema Pfas, l’acqua potabile viene rigorosamente analizzata di continuo e quella che arriva nei nostri rubinetti proviene da una fonte diversa da quella che arriva nel Montagnanese. Quindi l’acqua utilizzata nelle nostre scuole è sicura» prosegue Gallana. «Però, in via cautelativa e per garantire la sicurezza dei nostri cittadini, abbiamo deciso di avviare alcuni controlli analitici sui pozzi presenti in zona, al fine di verificare la presenza di questi inquinanti nel nostro territorio. Se l’acqua del rubinetto è sicura, vogliamo conoscere lo stato di salute di quella che viene utilizzata per scopi irrigui o per abbeverare gli animali». L’assessore all’Ambiente Sergio Gobbo conferma che nessuna segnalazione è finora arrivata in Comune. Ciononostante «riteniamo indispensabile capire il livello di possibile contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche in virtù della vicinanza e della connessione tra corsi d’acqua e falde presenti con quelle contaminate».
Intanto a Montagnana continuano le iniziative di sensibilizzazione organizzate dal comitato “Zero Pfas”. Sabato e domenica durante la Fiera l’associazione composta dai genitori della città murata sarà presente con un banchetto sul sagrato del duomo per raccogliere fondi che serviranno a portare acqua sicura nelle scuole. Proprio su questo tema il sindaco Loredana Borghesan ha annunciato nelle scorse settimane che il Comune sta vagliando una soluzione. Due le ipotesi più accreditate: servirsi di appositi boccioni oppure optare per i pasti veicolati.