
Non c’è pace per la Francia: venerdì sera di sangue quello parigino, con attacchi terroristici in vari punti della città e un bilancio di morti e feriti che continua a salire ora dopo ora. Esplosioni nei pressi dello Stade de France mentre era in corso l’amichevole di calcio tra la nazionale transalpina e quella tedesca: il presidente Hollande è stato fatto evacuare dagli uomini della sicurezza mentre dopo il fischio finale i tifosi sono rimasti a lungo all’interno dell’impianto in attesa di ricevere istruzioni sul da farsi. Lo stesso Hollande ha parlato al Paese facendo appello all’unità, dichiarando lo stato di emergenza e annunciando la chiusura delle frontiere. Presi di mira anche un il quartiere di Les Halles, un ristorante e un teatro, dove decine di persone sono state prese in ostaggio da terroristi armati. Le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere in casa. Nessun dubbio sulla matrice fondamentalista islamica degli attentati: si tratta di una replica in versione ancor più drammatica della strage messa in atto lo scorso gennaio, che colpì in particolar modo la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo.
Pochi minuti fa è arrivata la notizia del blitz delle forze dell’ordine all’interno del teatro Bataclan: due attentatori sarebbero rimasti uccisi ma potrebbero esserci diverse vittime francesi. La situazione è ben lontana dal tornare alla normalità. Domani tutte le scuole resteranno chiuse. Numerose foto postate sui social media ritraggono corpi inerti coperti da lenzuoli bianchi lungo le strade. La città è blindata: oltre mille soldati sono stati mobilitati in appoggio alla polizia per presidiare i palazzi delle istituzioni. Messaggi di solidarietà e cordoglio dai leader alleati. In Italia il Ministro dell’Interno Angelino Alfano annuncia di aver disposto un “immediato innalzamento dei livelli di sicurezza su tutto il territorio nazionale.” Intanto l’Isis su Twitter ha elencato i prossimi bersagli: Roma, Londra e Washington, cuori pulsanti del mondo occidentale. Una dichiarazione di guerra totale, che di sicuro avrà immediate conseguenze nella politica interna ed estera di Usa e Unione Europea.