
In un periodo di netta difficoltà, l’8 dicembre è arrivata ufficialmente una piccola vittoria per la sanità piovese. E’ stato infatti inaugurato, dopo sei anni di attesa, il primo stralcio del nuovo Pronto Soccorso, che permetterà di gestire al meglio i pazienti bisognosi di Osservazione Breve Intensiva (fino a 48 ore). In particolare sono due le sale attrezzate (con due letti ciascuna), in grado di ospitare quattro pazienti barellati e altri in sedia. In aggiunta è stato previsto un ambulatorio per i codici minori, dove gestire i traumi più lievi, e una “shock room“, dove ogni paziente in rischio di vita potrà essere soccorso e sottoposto a manovre invasive di emergenza.

Per la prima volta negli ultimi quindici anni poche autorità hanno partecipato all’evento (l’8 dicembre cade la festa che dà il nome all’ospedale) e nessun discorso è stato tenuto dinnanzi al pubblico piovese a eccezione di quello Fabrizio Boron, presidente della Quinta Commissione regionale sulle politiche socio sanitarie, che su Facebook manifesta tutta la sua soddisfazione per il lavoro svolto negli ultimi anni: «Festa per l’Immacolata con inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso, un servizio fondamentale per tutta la Saccisica, possibile anche e soprattutto grazie al personale, ai medici e ai volontari che a Piove di Sacco lavorano. Questo è un punto di eccellenza della nostra Sanità Veneta grazie all’impegno senza polemica».
«Il nostro ospedale è come la ginestra che sa resistere a tutte le difficoltà. Speriamo in un completamento rapido del resto di lavori, ma soprattutto che la struttura venga potenziata. Il dott. Brazzale, direttore generale, ha detto potenziamento in un verso o nell’altro. Per noi esiste solo il verso di un presidio per acuti, sinergico a Padova» ha detto invece il primo cittadino di Piove Davide Gianella che, con gli altri sindaci della Saccisica, lotta per la salvaguardia dell’Immacolata Concezione.