MONTEGROTTO TERME. Arrivati oggi a Montegrotto quattro dei quattordici ospiti previsti dal progetto Sprar. I quattro ragazzi hanno un’età compresa fra i 19 e i 30 anni e sono tutti uomini. Provengono dall’Africa subsahariana: Ghana, Somalia, Nigeria. Tutti gli ospiti sono in possesso di regolare permesso di soggiorno e titolari di protezione umanitaria, sussidiaria o asilo politico. Sono tutti, pertanto, considerati rifugiati. A scaglioni, nei prossimi giorni, arriveranno anche gli altri dieci. Gli ospiti resteranno sul territorio sampietrino per sei mesi.
L’Amministrazione comunale locale governerà e presidierà il progetto, e fungerà da interfaccia fra la cooperativa sociale, veri esecutori del progetto, e il Servizio Centrale Sprar. Di ogni rifugiato politico che arriverà sul territorio verrà tracciato un profilo e verrà identificato un piano di azione in base alle sue caratteristiche, sul quale sarà cucito un progetto individualizzato di integrazione col territorio. «Col progetto Sprar si governa un fenomeno, che in alcuni Comuni qui vicino è ingovernato. Riteniamo questa nostra scelta l’unica di buon senso e di tutela del nostro territorio, e di aiuto rispetto queste persone», afferma il sindaco Mortandello.
Le cooperative Città Solare e Nuovo Villaggio dedicheranno metà dello spazio in cui accoglieranno i rifugiati alle emergenze abitative dei cittadini sampietrini. Sono cinquanta le famiglie di Montegrotto che in vent’anni non hanno trovato alloggio per la loro emergenza. «Noi aiutiamo chiunque abbia bisogno di una mano, senza differenza di razza, sesso o religione», ricorda Riccardo Mortandello. Il progetto, attivo anche a Piove di Sacco, Rubano e Ponte San Nicolò, prevede 50 beneficiari, così suddivisi: oltre ai 14 di Montegrotto Terme, 10 a Piove di Sacco, 10 a Ponte San Nicolò e 16 a Rubano.