Montagnana, l’Educandato San Benedetto ospite a “Quante Storie”

Durante la trasmissione condotta da Corrado Augias, gli studenti hanno dialogato con il giornalista e scrittore Federico Fubini sui temi del suo ultimo libro, "La maestra e la camorrista"

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MONTAGNANA. La trasmissione televisiva “Quante Storie” di Rai 3, condotta dal giornalista e scrittore Corrado Augias, ospita quotidianamente scrittori e artisti per raccontare storie nascoste ed eventi d’importanza mondiale, accogliendo in ogni puntata studenti di istituti superiori che possano dialogare con gli autori su temi che spaziano dalla storia dell’uomo alle ultime tecnologie. Ieri è stato ospite del programma l’Educandato Statale San Benedetto di Montagnana, rappresentato dal dirigente scolastico Emanuela Veronese e dai professori Matteo Chiodin e Antonella Bramato che hanno accompagnato gli studenti della classe quarta del liceo delle Scienze umane. Durante la puntata è stato presentato il libro “La maestra e la camorrista” del vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini.

Il dialogo proposto parte da una serie di test che Fubini ha svolto in diversi istituti d’Italia, proponendo domande a ragazzi provenienti da contesti sociali ed economici opposti, dai figli di famiglie benestanti a ragazzi che vivono ai margini della legalità o con situazioni di ristrettezza economica. Si riscontrano differenze di capacità fra bambini che provengono da famiglie agiate e modeste, già in età prescolare. L’immobilismo sociale è il grande problema analizzato nel libro, che attanaglia i giovani di oggi, i quali vivono senza passioni e senza impegno nel contesto, già problematico, del nostro Paese. Una speranza viene dall’intervento di uno studente montagnanese, che sostiene la volontà dei giovani di crearsi un futuro anche partendo da una situazione di vita precaria. Nel libro – edito da Mondadori – vi sono anche delle soluzioni pratiche per attenuare il problema, fra cui sottolineare l’importanza della scuola, della cultura e il necessario investimento nell’età prescolare, in modo tale da creare una solida forma mentis che accompagnerà il ragazzo nel suo percorso di vita.