Monselice, attacchi incendiari contro le case di due esponenti del Pd

Le vittime abitano nella stessa via, a poche centinaia di metri di distanza: la porta della loro abitazione è stata data alle fiamme. Gli episodi finora non hanno spiegazione: indagano i carabinieri

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MONSELICE. Due attacchi incendiari in due settimane a due esponenti del Pd locale che abitano lungo la stessa strada. Ѐ giallo a Monselice dopo che mercoledì notte in via San Vio è stata data alle fiamme la porta della casa dove vive con la sua famiglia un membro del direttivo dei dem. Episodio che segue, appunto, quello dello scorso 30 novembre: allora era stato colpito l’appartamento che un giovane militante del partito condivideva con altri tre coinquilini a poche centinaia di metri di distanza. Al momento non si trovano spiegazioni a questi gesti. Le vittime sono descritte da tutti come persone irreprensibili, generose, attive in parrocchia e prive di nemici. Se il movente di una possibile vendetta personale risulta quindi poco consistente, altrettanto però vale per la pista politica.

Le persone prese di mira dagli attacchi non sono fra gli esponenti di punta del Pd monselicense e comunque il dibattito tra le varie forze in campo non è particolarmente acceso in questa fase. Cosa c’è, allora, all’origine di simili gesti, che per fortuna non hanno avuto gravi conseguenze ma potevano anche finire molto peggio se gli abitanti delle due case non si fossero svegliati e non si fossero attivati per spegnere il rogo prima che si propagasse? «Trovo quello che è accaduto davvero incomprensibile» dice il sindaco Francesco Lunghi «Sono vicino a chi l’ha subito ed esprimo la massima fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine». Sulla stessa lunghezza d’onda Emanuele Rosina (Lega Nord): «Condanno qualsiasi atto di violenza, questi in particolare perché rivolti contro le case di alcune persone».

Andrea Bernardini (Movimento Cinque Stelle) chiede all’Amministrazione di dare risposte concrete sul tema della sicurezza: «A questi due vili attacchi, che non sono in grado di spiegare, si aggiungono diversi furti avvenuti nei giorni scorsi. Nella zona del Carmine ci sono vie quasi completamente al buio e la mancanza di un’adeguata illuminazione di certo favorisce i malintenzionati». Sulla vicenda sono intervenuti anche il segretario del Pd di Monselice Niccolò Ruffin e il consigliere comunale Vittorio Ivis: «Esprimiamo piena solidarietà ai nostri due iscritti. Ci domandiamo come sia possibile che persone così brave siano state colpite da simili atti criminali. Confidiamo nelle forze dell’ordine, in cui riponiamo la massima fiducia». Le indagini, affidate ai carabinieri, procedono a trecentosessanta gradi, senza trascurare nessuna pista.