
Non si ferma la crociata contro il lavoro “in nero”. Dopo il blitz del Comando di Este in due aziende cinesi, una a Casale di Scodosia e l’altra a Merlara, continuano a tutto spiano i controlli dell’Ispettorato del lavoro in tutta la provincia di Padova.
Qualche giorno fa raid dei carabinieri di Casalserugo e Agna che, in collaborazione con gli ispettori del lavoro di Spisal, Inps e Inail, hanno scovato delle irregolarità in due laboratori tessili diretti e coordinati da cinesi a Polverara e a Candiana. Diversi i dipendenti – perlopiù di nazionalità cinese – privi di regolare contratto di lavoro: dalle verifiche contabili è emerso che molti lavoratori, seppur assunti mediante un contratto part time, lavoravano a tempo pieno dalle otto alle dieci ore giornaliere. Immediati gli accertamenti dell’ufficio immigrazione e i controlli igienico-sanitari all’interno delle due strutture.
Boccone amaro per i titolari delle due aziende che, oltre a 6.600 euro di contributi non versati, dovranno saldare all’incirca 5.500 euro di sanzioni amministrative a causa della mancata conformità nella registrazione nel “libro mastro”. L’intervento delle forze dell’ordine è stato finalizzato a reprimere violazioni in materia di lavoro nero e irregolare e di sicurezza sui luoghi di lavoro.