La minaccia degli elementi naturali nella Bassa padovana

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(Foto: geograficamente.wordpress.com)
(Foto: geograficamente.wordpress.com)

Il clima sta cambiando. A Este, in Italia, in tutto il Pianeta.

E’ questo il monito che lanciano gli esperti di Meteo 4 Siro Morello e Marco Camera ospiti ieri sera all’incontro organizzato dai Giovani d’Este e moderato dal giornalista Ferdinando Garavello.

Il surriscaldamento globale si ripercuote infatti nella costanza e nell’intensità delle precipitazioni, ma soprattutto nel modificare gli impatti tra le diverse correnti d’aria che possono così creare fenomeni anomali come quello disastroso del 13 Ottobre scorso. “Non si è trattato di una vera e propria tromba d’aria”- spiegano i due meteorologi volontari- ma di fortissime folate orizzontali che hanno raggiunto velocità vicine ai 140 km/h”; “eventi come questi possono ripetersi a cadenza pluridecennale, ma non vanno esclusi altri fenomeni violenti provocati dal mutamento climatico”.

Dopo un’approfondita parentesi scientifica si punta la lente d’ingrandimento sulla gestione del territorio e della tutela di questo rispetto a possibili rischi. “Se si seguissero le normali leggi di natura certe situazioni potrebbero tranquillamente essere evitate” sbotta Camera portando l’esempio della Sesa situata secondo le mappe geografiche in zona a rischio idraulico R4 (il più alto).

Il nostro, al di là dei mutamenti in corso, è un territorio già di per se tra i più sensibili rispetto ai rischi connessi con i fenomeni naturali. Per questo, sono concordi esperti e amministratori presenti, necessita di un’attenzione particolare, di una gestione programmata e d’interventi mirati. Dalla corretta gestione delle reti idriche di tutti i livelli fino alla discussione sulla proposta di diversione delle acque, passando per il consumo del suolo e per il forte inquinamento legato soprattutto allo scarico diretto dal bacino concerie nel Fratta. Tutti temi di strettissima attualità. Anche per questo non può che assumere un ruolo di prim’ordine il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, che proprio domenica vedrà le votazioni per il rinnovo del consiglio d’amministrazione.