
L’epidemia influenzale che si è avuta, in tutto il Veneto, tra il mese di Dicembre ed i primi giorni di Gennaio sta attraversando la sua fase più acuta. A partire dai dati registrati nell’ultima settimana, in Veneto sono state 43 mila le persone colpite dal virus influenzale.
Il Settore Promozione e Sviluppo Sanità Pubblica della Regione, nel suo ultimo report elaborato e diffuso, parla chiaro: dal 29 dicembre al 4 gennaio l’epidemia influenzale è risultata quattro volte superiore a quella dello stesso periodo degli ultimi quattro anni. Ciò nonostante, superato questo picco virale piuttosto aggressivo, il fenomeno dovrebbe diminuire.
Le stime registrate negli inverni scorsi si attestavano sui 21 casi su diecimila abitanti, quest’anno le cifre si sono quadruplicate raggiungendo, ad oggi, un’incidenza di 86,8 malati per diecimila abitanti.
“In questi giorni – sottolinea l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – le nostre strutture sanitarie stanno affrontando una sorta di stress test, perché l’afflusso agli ospedali è notevole e sono aumentati anche i casi gravi con necessità di ricovero e, in numerose situazioni, di trattamento con la terapia Ecmo (un particolare tipo di ossigenazione extracorporea a membrana utilizzata con pazienti che presentano problemi respiratori).
E’ una situazione sostanzialmente attesa – prosegue Coletto – sia per le caratteristiche del virus di quest’anno, sia per il calo delle vaccinazioni seguito al clamore suscitato dalla vicenda dei lotti di Fluad sequestrati dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). Il sistema sanitario veneto la sta affrontando con il massimo sforzo”.
Dall’inizio dell’ epidemia sono stati registrati due decessi e 34 casi gravi, dei quali nessuno risulta fosse vaccinato, ma 28 di questi sono portatori di gravi patologie pregresse. Nella prima settimana del 2015 sono i bambini da o a 4 anni la categoria d’età più colpita, mentre nella classe di età 5-14 anni l’incidenza è alta ma sostanzialmente stabile, tra i 15 e i 64 anni è passata da 38,2 su diecimila a 76,5 su diecimila.
Alessia Crivellaro