«Este diventi “Città dell’originale Pannaghiaccio”»

L'idea, lanciata da Carlo Zaramella, approderà in Consiglio comunale giovedì prossimo. «Opportunità di promozione turistica, auspico voto positivo unanime»

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ESTE. “Città dell’originale Pannaghiaccio”: è la nuova proposta di denominazione di Este lanciata da Carlo Zaramella (Este Sicura) attraverso una mozione che sarà discussa nel Consiglio comunale di giovedì prossimo. «Quest’idea nasce dalla volontà di valorizzare la città in un settore come quello del gusto e del sapore, così come accade per tantissimi altri centri non solo in Italia: l’individuazione e la promozione dell’originalità atestina della pannaghiaccio può essere un volano per il turismo, se ben coordinato» spiega Zaramella. «Ci sarà modo di fare ulteriori riflessioni a seguito della discussione dell’assemblea, che auspico accolga questa proposta con voto positivo unanime». Este, sottolinea il consigliere, si trova nell’area dei Colli Euganei, ricca di tipicità e prodotti alimentari di eccellenza, eppure ad oggi non ha un prodotto che la identifichi chiaramente.

«In “Forse non tutti sanno che a Padova… curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti della città culla dell’umanesimo” di Silvia Giorgi c’è un capitolo dedicato alla nostra città dal titolo “…si può girare con una pannaghiaccio fra le dita“, dove si racconta dell’invenzione di Renzo Schizzerotto. Oggi la Pannaghiaccio si è diffusa e la si ritrova un po’ ovunque, imitata, ma pochi sono a conoscenza della sua origine e del genio di un nostro concittadino, che ha ideato questa ricetta». Nel testo della mozione si chiede quindi all’Amministrazione di verificare la possibilità di inserire il prodotto nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari definiti tradizionali dalle Regioni e, se ciò avvenisse, di promuovere Este quale “Città dell’originale Pannaghiaccio”.