Qual è l'università giusta per me? Tutti i consigli per una scelta corretta

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downloadArchiviato quello che per il 99% degli studenti era chiamato ‘l’incubo maturità’, per i nostri amici dell’anno 1995 si avvicina una decisione per loro molto importante, che può condizionare il loro futuro, o almeno i prossimi tre anni.
Di cosa sto parlando? Della scelta riguardante la facoltà universitaria. Giunti ai nostri giorni, infatti, una buona fetta di diplomati opta per continuare il percorso degli studi iniziato nelle lontanissime scuole elementari – erano così belli quei tempi! Ma il problema per molti è proprio verso quale università orientarsi.
Come tutti già sapranno, alcune facoltà hanno già chiamato a sé gli studenti per il test d’ingresso: si tratta di Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria e Architettura, e a breve toccherà a Scienze della formazione e Professioni sanitarie. Queste sono infatti alcuni dei famosi corsi a numero chiuso – o programmato – mentre per altri, la maggior parte dei quali a numero aperto, ci si dà appuntamento a settembre.
Come affrontare la scelta quindi? Tra tutti i maturati, ovviamente una percentuale è già risoluta e porta avanti la propria decisione con fermezza, ma, come di tradizione, anche in questo caso ci sono gli eterni insicuri; è però presente l’opportunità di potersi preimmatricolare – e quindi sostenere i test di ammissione, ndr – a più facoltà, in modo che, nel caso non si dovesse passare ad un’università a numero chiuso, se ne possa frequentare una a numero aperto, oppure che la decisione definitiva possa essere rimandata almeno di due mesi. Definitiva fino ad un certo punto: non è infatti detto che scelto un corso vi si debba rimanere a forza: è permesso cambiare, e ciò non è da prendere come una sconfitta personale o come una perdita di tempo.
Ma veniamo ora a parlare delle università vere e proprie: negli ultimi cinque anni, il polo universitario che ha registrato il maggior numero di iscritti è quello umanistico, che vanta una percentuale di oltre il 30%. Di questo gruppo fa parte anche la facoltà di comunicazione, che ha visto un crescendo di studenti e soprattutto un aumento di prestigio, se così possiamo chiamarlo: è infatti una delle università che vede più laureati che a distanza di un anno trovano un lavoro affine alle materie studiateAnche l’area giuridico-economica si conferma una delle più scelte dai maturati, ma le statistiche di Almalaurea affermano che Giurisprudenza sia il fanalino di coda per quanto riguarda gli ambiti occupazionaliLe facoltà scientifiche vedono all’attivo un 20% di studenti interessati a studi di questo tipo, e si confermano tra i primi posti come offerta lavorativa per un post lauream, accompagnati dall’area economica. Una facoltà che invece è poco considerata è quella di agraria, che vede all’attivo una grande richiesta di lavoratori in tale ambito.
In conclusione, però, mi sento di affermare che tutte queste classifiche e tutte queste statistiche possono contare fino ad un certo punto: è giusto prendere in considerazione anche i più piccoli cavilli, poiché la scelta di cui si sta parlando è una delle più importanti della propria vita, ma in gioco c’è anche altroNon considerate solo l’aspetto lavorativo o quello economico, non scegliete corsi che secondo i grandi sono prestigiosi (una volta si annoveravano tra i migliori medicina, economia, giurisprudenza, ma è ancora così) e che a voi non appassionano. La situazione italiana purtroppo non è così rosea, e un laureato non vede molte porte aperte davanti a sé, ma non smettiamo di credere che qualcosa migliorerà, e che il lavoro giusto per ognuno di noi da qualche parte ci sarà.
Scegliete la facoltà che più vi interessa, quella per cui vi sentite portati, non spaventatevi se non vi sembra affine agli studi precedentemente sostenuti, c’è sempre tempo di imparare. E se fallite al primo tentativo potrete rifarvi. Dicono che con il percorso universitario si vada definendo la persona che diventerete un giorno, ragion per cui è meglio scegliere ciò che vi appassiona, e fatelo con il cuore.
In bocca al lupo a tutti, cari maturati!
Ilenia Sanna