Un gruppo di giovani sollevò il problema già oltre 2 anni fa: gli orari d’apertura della biblioteca, che mette a disposizione l’unica aula studio della città, non erano sufficienti a garantire un servizio completo a tutti gli studenti che quotidianamente la frequentano, specie se paragonati a quelli di altre biblioteche della zona. Nella seduta di consiglio del 6 Novembre 2012 venne così presentata dall’opposizione di centrosinistra, sotto forma di mozione, la richiesta dei giovani ad allargare la fascia oraria, inserendo la possibilità di avere nelle aule la rete Wi-Fi gratuita; richiesta accolta, votata all’unanimità, ma poi mai effettivamente attuata.
A richiamare nuovamente l’attenzione dell’Amministrazione ci hanno pensato in questi giorni i consiglieri Bernardini (M5S) e Ivis (PD), direttamente interessati alla questione in qualità di studenti. In seguito alla risposta “poco soddisfacente” ricevuta in merito in seguito a un’interrogazione consiliare, i due hanno infatti deciso di intraprendere un’iniziativa di più ampio raggio presentando una petizione che conta già oltre 150 sottoscrittori.
“Oltre a non garantire più di due ore d’apertura durante tutto il weekend, l’attuale orario risulta essere poco funzionale specie la mattina, con un apertura a dir poco tardiva (dalle 10 alle 13) in particolar modo per gli studenti, ma anche per i più anziani chi vi accedono per consultare i quotidiani” cita il comunicato firmato dai più giovani membri dell’emiciclo di Palazzo Tortorini.
La petizione, che chiama a raccolta i giovani monselicensi, punta poi il dito contro l’Assessore Mamprin, reo di aver considerato non necessari gli interventi, affermando: “Ho i miei dubbi che uno studente arrivi alle 8 a studiare in biblioteca, e neanche alle 9, forse sta a letto la mattina” dopo aver commissionato lui stesso, durante l’estate, un’indagine sull’utilizzo nei vari momenti del giorno. Indagine che dimostrerebbe, a detta di Mamprin, come il 70-75% dei fruitori usino la sala solamente il pomeriggio, molto probabilmente, aggiungono dall’opposizione, proprio a causa dell’orario d’apertura mattutino.
Un ulteriore motivo di discussione dunque tra maggioranza e minoranza, ma anche un’iniziativa con la quale i promotori mirano inoltre ad aumentare la partecipazione dei giovani su tematiche e problemi d’interesse comune, tralasciando, è proprio il caso di dirlo, le divisioni e le appartenenze politiche.
Luca Bernardini