
Un regalo di Natale in ritardo per i cittadini della Bassa, un passo importante verso la soluzione di un problema che da anni ormai preoccupa gli abitanti di Battaglia e Pernumia ma non solo. Potranno iniziare, grazie a questo finanziamento regionale, i lavori di asportazione dei rifiuti tossici raccolti illegalmente tra gli anni ’90 e i primi del 2000 in un capannone dell’ex C&C, ai margini della zona industriale di Battaglia Terme.
Cinquantaduemila tonnellate di elementi altamente inquinanti che minacciano gravemente la salute pubblica, raccolti in una struttura in precarie condizioni di stabilità a causa della spinta sulle pareti degli stessi rifiuti, a pochi metri dal canale Vigenzone che nell’alluvione di tre anni fa rischiò di tracimare proprio all’altezza del fabbricato.
Il progetto per ripristinare la salubrità dell’area, redatto dal Bacino Padova 3 in collaborazione con i Comuni interessati e presentato a maggio, potrà dunque proseguire la sua attuazione. I primi 700mila euro messi a disposizione erano stati impiegati nei mesi scorsi (il problema sussiste dal 2006) per effettuare la caratterizzazione degli inquinanti e per risolvere i più importanti problemi strutturali dell’edificio in parte aggravati dalla tromba d’aria di ottobre.
Il Comune di Pernumia, che per procedere alle operazioni di bonifica ha acquisito l’area, aveva però richiesto più volte ulteriori aiuti, anche allo Stato centrale, e diverse erano state le denunce bipartisan di parlamentari e consiglieri regionali per chiedere un rapido intervento. La notizia del nuovo contributo, annunciata direttamente dall’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, sembra dunque poter essere una risposta repentina a una situazione che col passare del tempo rischia d’aggravarsi sempre più. Non resta che attendere dunque l’inizio dei lavori, anche per capire fino a che punto questo finanziamento potrà bastare, considerando che per l’intero processo di smaltimento erano stati preventivati 12 milioni di euro.
Luca Bernardini