Emergenza Centro Italia, i soccorsi arrivati anche dalla Bassa Padovana

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ESTE. Anche il nostro territorio si è messo a disposizione per portare aiuto alle popolazioni dell’Italia centrale. Dal distretto Colli Euganei Sud si sono uniti alla colonna mobile regionale in tre, un volontario della Protezione Civile di Este e due del Comune di Cinto. Sono arrivati a Bolognola, in provincia di Macerata, giovedì scorso e lì, con l’ausilio di una fresa speciale, hanno cercato di sgomberare le vie bloccate dalla neve per permettere alle persone di accedere alle loro case. Lavoravano fino alla sera tardi, mangiavano con i militari dell’Esercito, si concedevano qualche ora di riposo e dalla mattina presto tornavano in attività.

Il paese, un piccolo gioiello situato al centro del Parco nazionale dei Monti Sibillini, è il più elevato e il meno esteso delle Marche: si trova a quota 1070 metri e conta 142 abitanti, tra cui molti anziani. Che, oltre agli effetti psicologici e materiali delle continue scosse di terremoto, hanno dovuto fronteggiare un’eccezionale ondata di maltempo. Ma a pagare dazio sono stati anche gli animali, come testimoniato da un video postato su Facebook che documenta il salvataggio di un giovane capriolo. Il cucciolo giaceva a margine di una strada, semisepolto dalla neve. Le forza delle sue zampette, da sola, non bastava per sfondare il muro bianco che l’aveva imprigionato. Quando, spalando, gli operatori l’hanno liberato, prima di scappare via è rimasto per qualche istante fermo, immobile. Quasi non ci credeva. L’emergenza ha colpito tutti, senza distinzioni.

Nella stessa zona ha prestato servizio un gruppo della Protezione Civile del Monselicense, che ha soccorso alcune famiglie rimaste isolate per giorni. L’economia dell’area, oltre che sulla storica Università di Camerino fondata in epoca medievale, si basa sul turismo, sull’agricoltura e sull’allevamento. Si sono quindi scavati dei varchi anche per tentare di raggiungere il bestiame. Alcuni sforzi hanno avuto un lieto fine, altri, purtroppo no. Una volta, per esempio, i volontari sono riusciti ad entrare in una stalla collocata in posizione impervia. La neve, però, aveva sfondato il tetto e diversi cavalli erano già morti. Il personale mobilitato dalla Bassa è rientrato lunedì. Per il momento pare non siano stati richiesti ulteriori aiuti, anche se inizialmente sembrava che altri potessero partire alla volta di Marche e Abruzzo. In nome di una forza superiore persino alle calamità di queste settimane. La forza della solidarietà.