Spesso si tende a far coincidere il termine “moda” con la produzione di capi di abbigliamento. In realtà, la moda è un importantissimo fenomeno sociale che da sempre ci coinvolge e ci affascina e che nasce dalla creatività, dalla passione, ma soprattutto dall’impegno di chi la crea.
Lo sa bene Michela Gaiofatto, giovanissima designer di moda di Santa Margherita d’Adige, che dopo essersi laureata all’università Iuav di Venezia ha dato vita al proprio brand “Gaiofatto”, facendo diventare realtà il proprio sogno. Caratterizzato da un’estetica essenziale e moderna in linea con lo stile contemporaneo, ma allo stesso tempo da una grande cura e dedizione al dettaglio, il brand risulta essere un mix di artigianalità ed innovazione. In esso si rispecchiano infatti le componenti fondamentali dell’esperienza di Michela: già da quando aveva 12 anni ha iniziato a seguire la propria passione, tagliando cartamodelli, cucendo e frequentando corsi di sartoria. Questo ha inevitabilmente influenzato il suo lavoro, concentrando la sua attenzione sullo studio attento di ogni singolo pezzo, sulla selezione dei materiali e sul processo produttivo (interamente Made in Italy) che caratterizzano l’elevata qualità dei capi e l’alto profilo del brand.
Se da un lato c’è la ripresa voluta dell’artigianalità e l’utilizzo di materiali pregiati, dall’altro troviamo, però, uno sguardo alla contemporaneità: gli studi di geometrie, forme e volumi, nonché della relazione tra corpo e spazio, caratterizzano un approccio sperimentale nella costruzione dell’abito. La modernità si evince anche dal soggetto a cui le collezioni si rivolgono: una donna esigente e colta, consapevole dell’ambiente in cui vive e delle trasformazioni che la circondano, sofisticata e indipendente, orgogliosa della sua natura e che sa come mettere in risalto la propria femminilità.
Ma il talento non è tutto: per raggiungere un risultato così ambito ci vogliono anche e soprattutto impegno e dedizione, in modo particolare per chi, come Michela, deve farsi strada da sé, senza agganci.
Il punto di partenza è stato ovviamente Milano: qui Michela si è presentata con i propri abiti agli addetti del settore moda e qui, dopo un anno di duro lavoro, ha partecipato alla Fashion week, presentando in sfilata la collezione Primavera/Estate. Altro punto focale per il settore moda a livello europeo: Londra. Gaiofatto ha preso parte a Pure London, l’evento fieristico più importante del Regno Unito.
Nonostante gli obiettivi raggiunti, Michela sta lavorando in modo da ottenere una crescita professionale continua, focalizzandosi sui punti in cui, dal punto di vista creativo, sente di dover migliorare. In particolare sull’aspetto comunicativo, oggi importantissimo per avere un riscontro concreto, che richiede però anche capacità imprenditoriali, e sulla conoscenza delle lingue, non escludendo quindi un esperienza di ulteriore studio o lavoro all’estero.
Alla domanda “Che consigli daresti a chi aspira a intraprendere il tuo stesso percorso o comunque a lavorare nel settore moda?” Michela risponde che avere grandi progetti alimentati da una forte passione è fondamentale, ma allo stesso tempo questi devono essere supportati da umiltà e perseveranza. Non abbattersi ai primi ostacoli e alle prime difficoltà, ma imparare dai propri errori, essere disposti a fare dei sacrifici che verranno poi ripagati.
La moda, come ogni altra forma d’arte, richiede dunque innata creatività e passione, ma allo stesso tempo determinazione e sacrifici. Essa nasce da uno studio attento del mondo circostante e costituisce un lavoro di sintesi da parte del designer, una figura che ha sempre di più la possibilità di esprimersi e trovare terreno fertile per intraprendere questa professione anche lontano dalle grandi capitali del settore e che può in questo modo far riscoprire la dedizione artigianale che contraddistingue il Made in Italy.
Sara Cremonese