Il comitato “Zero Pfas” incontra Matteo Renzi

«Vogliamo bussare a tutte le porte indistintamente, con lo scopo di cercare aiuto e tenere alta l’attenzione sul grave disastro che ci coinvolge». Pubblicate le analisi sull'acqua delle scuole

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MONTAGNANA. Continua la campagna di sensibilizzazione del comitato “Zero Pfas”, fondato dai genitori della città murata. L’altro giorno una sua delegazione, assieme ad altri rappresentanti dei gruppi della zona rossa, ha incontrato Matteo Renzi sul treno di “Destinazione Italia”, nel tratto che da Vicenza arriva a Verona. «L’incontro è stato breve, ma molto intenso e positivo. Si è creato un bellissimo momento di dialogo noi e il segretario del Pd. Abbiamo parlato dei fondi, dei rimpalli tra governo e Regione, dello screening, di Miteni. A nessuno è interessato fare polemica su niente, ma tutti insieme abbiamo convenuto e ribadito l’importanza di stare con il fiato sul collo di coloro che si trovano ai vertici e che possono aiutarci».

Da Renzi sarebbe anche arrivato un impegno importante: «Ha promesso l’organizzazione di incontri con cadenza mensile e la predisposizione di una mailing list con gli aggiornamenti sulla situazione. Al tempo stesso si è offerto, se necessario, di chiamare Zaia, Galletti, Lorenzin, Gentiloni o chiunque serva per cercare di velocizzare l’iter». Il comitato spegne sul nascere possibile polemiche: «L’idea del nostro gruppo, che ribadisce la sua natura apartitica, è quella di bussare a tutte le porte indistintamente, con lo scopo di cercare aiuto e tenere alta l’attenzione sul grave disastro che ci coinvolge».

Intanto nel sito www.analisipfas.it sono stati pubblicati i risultati delle analisi effettuate presso le scuole di Montagnana. I dati rilevano una concentrazione di Pfas molto bassa, in qualche caso solo leggermente superiore al limite di quantificazione pari a cinque nanogrammi per litro. «Ringraziamo l’ente per la trasparenza che ha adottato, ma come genitori non ci sentiamo ancora di abbandonare l’uso di acqua in bottiglia per cucinare, né a casa né nelle mense scolastiche dei nostri ragazzi. Chiederemo al direttore generale Dell’ Acqua di ripetere i prelievi e le analisi fra due o quattro mesi, dopo l’avvicendarsi di condizioni climatiche diverse. Inoltre chiederemo se sarà possibile effettuare delle “controanalisi” in un altro laboratorio. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia».