Codevigo, era titolare di un centro massaggi a luci rosse: arrestata

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(Centro messaggi, foto di repertorio)
(Centro messaggi, foto di repertorio)

Liu Xia, 43enne di nazionalità cinese residente a Codevigo, è stata arrestata dai carabinieri per sfruttamento della prostituzione continuato. La donna era titolare del centro massaggi ‘Asia’, a pochi metri dalla chiesa di Dolo, all’interno del quale però l’attività principale non si riduceva alla mera esecuzione di massaggi rilassanti. Le dipendenti infatti, anch’esse cinesi e sostituite ogni 2-3 settimane, erano solite soddisfare i clienti con vere e proprie pratiche sessuali dietro il pagamento di un corrispettivo. Delle quattro massaggiatrici identificate, tutte rilasciate in quanto munite di regolare permesso di soggiorno, una è stata denunciata per favoreggiamento.

Le prime segnalazioni sono datate gennaio di quest’anno, in seguito alle quali i militari avevano rinvenuto perfino un esplicito messaggio sul web dove si prometteva ai clienti di poter adempiere ad ogni richiesta. Durante il blitz, l’Arma dei carabinieri di Dolo ha sorpreso due massaggiatrici, una delle quali completamente nuda ed intenta ad “intrattenere” un cliente. Le autorità hanno dunque proseguito sequestrando 500 euro in contanti, tutti proventi dell’attività illecita svolta nel locale. Oltre a questi sono stati rinvenuti vari giocattoli erotici, dei profilattici e un libro mastro dove la proprietaria annotava i nomi dei clienti e i ricavi dell’attività. Proprio dal registro tenuto da Xia si è potuto evincere come la clientela, esclusivamente maschile, abbracciasse sostanzialmente ogni fascia d’età e provenisse per la maggior parte da fuori paese.

Come se non bastasse, i carabinieri hanno anche scoperto che la struttura adibita allo svolgimento dell’esercizio, ora sotto sequestro, non era altro che la residenza delle massaggiatrici. Nel locale è stato infatti rinvenuto un frigorifero, un forno a microonde, ed una serie di lettini sui quali le dipendenti dormivano quando non erano impegnate durante l’orario diurno a contentare la clientela. Anziché con la ricevuta fiscale, il trattamento si concludeva con una caramella donata dalla proprietaria al cliente, un dolce ricordo del locale.