Cinque modi di usare i Social Network

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public-1432671320_news_social-networkI Social Network sono ormai entrati nelle vite di tutti. Facili da utilizzare, ci permettono di tenerci in contatto con le altre persone, interagire con aziende e personaggi famosi, avere velocemente informazioni su qualsiasi argomento, esprimere e condividere con chiunque idee, progetti, emozioni. Un’invenzione straordinaria, che ha ampliato enormemente le possibilità e gli orizzonti conoscitivi di milioni, miliardi di persone in ogni parte del mondo. Ma non è tutto oro quello che luccica: i Social sono mezzi, e come qualsiasi mezzo possono essere impiegati bene o meno bene. Ecco come.

1) Le dive

Alcuni utenti, soprattutto ragazze in fase adolescenziale ma, ahimè, non solo, confondono i Social con una passerella di moda o un concorso di bellezza. Nessun pregiudizio sessista, è proprio così. Le “dive” trascorrono ore interminabili davanti allo schermo del proprio pc prima di scegliere le foto da postare online. Se non sono di qualità eccelsa, non le pubblicano. Se non raggiungono un certo numero di apprezzamenti, le eliminano. Spesso assieme all’immagine inseriscono un aforisma tratto da qualche film o personaggio della letteratura, di solito del tutto fuori luogo. In questi casi l’unica funzione che il Social assume è quella di valorizzare il modo in cui si riesce ad apparire. Il che non è del tutto negativo, per carità, ma cosa succederà quando incontrerete queste persone nella vita reale? Passerete il tempo ad aspettare che si trucchino per poi scattar loro la foto perfetta?  

2) I chiacchieroni

Gli utenti di questo tipo sono perennemente connessi e perennemente ci aggiornano su tutte le loro attività. Saltano lezione o lavoro perché hanno la febbre? Hanno ancora il termometro in mano mentre lo rendono pubblico sui Social. Vanno a fare spritz? Lo saprete in tempo reale scorrendo l’homepage di Facebook. Guardano un film o una serie televisiva? Non si capisce come ci riescano, visto che twittano ogni due secondi. Insomma, i “chiacchieroni” scrivono in continuazione di qualsiasi cosa, e il rischio è che poi quando vi troverete a interagire con loro al bar o nella piazza della vostra città non sappiate cosa dirvi. Di cosa potete parlare, se vi hanno già raccontato tutto di sé? 

3) I finti saggi

Questi utenti hanno massime, consigli e critiche per ognuno. Insomma, sanno tutto loro. Solo loro sono capaci di vivere al massimo, la loro è l’unica ricetta giusta da seguire per fare della propria esistenza un capolavoro. Sono i depositari della verità e se non li imiti non hai capito assolutamente nulla. Fate attenzione a contraddirli: vi accuseranno di essere blasfemi, atei e senza valori oppure, ignoranti, bigotti e stupidi. Un suggerimento? Evitateli come la peste.

4) I fantasmi

Avete presente i dieci, quindici amici che non pubblicano mai niente? Questi sono i “fantasmi”. Sono entrati nel mondo dei Social perché costretti e non provano nessun interesse per questi strumenti: li considerano il regno della banalità e non sono mai online. Non scrivono, non leggono, non commentano: zero assoluto. Tanto vale che si cancellino definitivamente, no? Se siete iscritti a un Social, non sprecate le opportunità di conoscere e farvi conoscere che vi dà. E’ una realtà virtuale, è vero, ma è pur sempre realtà.

5) Gli influenti

A questa categoria appartengono coloro che sono capaci di fare la cosa giusta al momento giusto: niente di quello che scrivono è scritto a caso. Che sia uno stato, un tweet, una foto, o un commento a un post di un altro utente, ciò che dicono non è mai banale. Riescono a essere simpatici e coinvolgenti, ma anche esprimere un’opinione seria e articolata. Parlano di ciò che sanno, altrimenti rimangono intelligentemente in silenzio. E quando si attivano per sostenere una causa o una tesi, sono sempre in grado di mobilitare un gran numero di persone. 

Ovviamente queste sono solamente alcune delle possibili strade che possiamo prendere. Dal momento che la Rete è forse uno dei luoghi dove, almeno teoricamente, siamo più liberi, ricordiamoci una cosa: sta a noi scegliere chi essere. Nella vita reale come online. 

P.S. Questa sintetica trattazione non comprende Ask.fm che, in virtù delle sue caratteristiche, non esito a definire assolutamente umiliante per chiunque abbia la benché minima stima di sé. 

Davide Permunian