
3, 2, 1… Silenzio. Stavolta a Capodanno, in molti comuni della Provincia, al tradizionale countdown non seguiranno botti e fuochi d’artificio. Da nord a sud, in oltre 850 città italiane sono scattate delle ordinanze restrittive che limitano – e in alcuni casi vietano totalmente – l’utilizzo di botti e petardi per la notte di San Silvestro. Ebbene sì, le prime ore del 2016 saranno meno rumorose e colorate del solito.
I regolamenti comunali prevedono di norma il contenimento dei prodotti pirici ma in occasione di festività e manifestazioni speciali le amministrazioni hanno sempre chiuso un occhio. Da quest’anno, invece, il giro di vite. Queste restrizioni verranno adottate con lo scopo di tutelare salute e sicurezza di persone e animali, contenere i livelli di inquinamento e prevenire gli incendi.
Nonostante il primo cittadino di Padova, Massimo Bitonci, abbia definito simili provvedimenti “inapplicabili”, sono molti i comuni della provincia che hanno deciso di adottare una politica limitativa. Prime fra tutti le amministrazioni termali e dei colli: Teolo, Torreglia e Galzignano Terme hanno emesso il divieto dell’utilizzo e lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi e altri oggetti pirotecnici sull’intero territorio comunale; ai trasgressori spetta una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. Simile l’ordinanza numero 28 emanata dal comune di Agna in cui viene vietato l’uso di fuochi d’artificio in aree private e pubbliche nei giorni 31 dicembre e 1 gennaio di ogni anno.
Politica differente è stata adottata dalle amministrazioni comunali di Bovolenta e Brugine che, seppur contrarie all’abuso di oggetti pirotecnici, hanno deciso di non emettere l’ordinanza per vietare i botti di fine anno. «È inutile fare un’ordinanza senza avere i mezzi per poterla fare rispettare: la notte di San Silvestro infatti la nostra vigilessa non sarà in servizio e le poche pattuglie di carabinieri in servizio sul territorio non saranno in grado di intervenire dappertutto. Riteniamo che le forze dell’ordine debbano essere impegnate primariamente per prevenire furti e casi di illegalità e per intervenire in caso di incidenti stradali» spiegano dalla giunta bovolentana. «Abbiamo deciso di confidare nel buonsenso dei nostri cittadini e la nostra raccomandazione per tutti è di evitare i botti, perché sono dannosi per la salute nostra e dei nostri amici animali, oltre che per la qualità dell’aria». Dello stesso avviso gli amministratori del comune di Brugine: «Emettere un’ordinanza di divieto sembrava un’azione troppo forte, ma abbiamo deciso di rivolgerci direttamente alla sensibilità dei cittadini» e per far comprendere quanto posso diventare pericoloso l’abuso di petardi e fuochi d’artificio, l’amministrazione locale ha adottato una campagna di sensibilizzazione.

Anche il comune di Piove di Sacco non ha sottoscritto un’ordinanza limitativa nell’uso dei botti, ma ha promosso la sensibilizzazione della salvaguardia della sicurezza durante la notte di San Silvestro.
