Il campanile e l’ex chiesa di Motta d’Este tornano a vedere la luce dopo 22 anni (FOTO)

I due edifici erano stati imbragati con tubi innocenti nel 1995. Domenica il taglio del nastro con il sindaco Gallana: diventerà uno spazio di aggregazione per i giovani

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ESTE. Dopo un’attesa durata ben 22 anni, sono tornati a vedere la luce il campanile e l’ex chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, nella frazione di Motta, alle porte della città. La fine dell’opera di restauro e messa in sicurezza del complesso, iniziata a febbraio 2017, è stata festeggiata con l’inaugurazione di domenica scorsa, con tanto di taglio del nastro del sindaco Roberta Gallana (foto) e successiva Santa Messa celebrata da don Francesco Gallo. All’interno dell’ex chiesa dovrebbe nascere una sala parrocchiale che sia punto di aggregazione per i cittadini più giovani. Restano da completare alcuni lavori di ripristino del marciapiede e dell’attraversamento pedonale antistante l’edificio religioso.

La storia. Gli edifici erano stati imbragati con tubi innocenti nel 1995 a causa dei problemi di staticità riscontrati. Con il passare degli anni, in assenza di interventi di ripristino, gli immobili avevano subito ulteriori lesioni e cedimenti. Il recente studio commissionato dalla Parrocchia aveva evidenziato lo stato di forte degrado in qui versavano le strutture con porzioni di copertura crollate o in condizione di equilibrio instabile, fessure della muratura, distacco di intonaci e porzioni murarie. I lavori non erano più differibili tanto che la Parrocchia, ottenuta l’autorizzazione dalla Soprintendenza archeologica, ha deciso di investire la propria disponibilità di cassa per dar seguito ai lavori.

I commenti. Può gioire il sindaco Roberta Gallana, che ricorda come grazie «alla collaborazione e al lavoro di squadra tra Soprintendenza archeologica, Parrocchia e Curia vescovile della Diocesi di Padova si sono realizzati i lavori di consolidamento e restauro conservativo dei due edifici, nonché il restyling della facciata dell’attuale chiesa parrocchiale. Il Comune ha svolto un supporto tecnico e di mediazione facilitando l’iter tra i vari soggetti coinvolti». «Grande è la nostra soddisfazione nel ridare dignità ad una delle porte di accesso alla città» commenta il consigliere comunale Fernando Ongaro. «È stato fatto un lavoro di squadra importante che ha permesso di riportare alla luce due edifici storici che qualificano la nostra frazione».