
Ormai da venerdì mattina l’Esercito ha sospeso il presidio intorno all’ex base dell’aeronautica di Bagnoli di Sopra, ora centro di accoglienza che ospita oltre 140 profughi. Il comitato “Bagnoli dice No” ha subito portato alla luce il fatto, dando voce alla preoccupazione dei cittadini, che di buon grado avevano accolto la proposta della Prefettura dell’impiego dei militari nel progetto “strade sicure”.
Restano l’Arma dei carabinieri e la polizia a sorveglianza dell’ingresso dell’hub, ma le ronde di pattuglia 24 ore su 24, uno dei principali obiettivi che il comitato e le amministrazioni comunali si erano proposti di raggiungere, sono state sospese. Ad aumentare il nervosismo degli abitanti la scarsa illuminazione delle strade e il viavai indisturbato di corriere davanti all’ex base, situazioni più volte segnalate dagli stessi attraverso il comitato.
Il sindaco di Bagnoli Roberto Milan ha preso contatti con la Prefettura, manifestando il proprio disappunto per la mancata garanzia di sicurezza, soprattutto durante il periodo festivo. Anche dal comune di Agna arriva un appello: il sindaco Piva ribadisce la centralità dell’azione di sorveglianza nel mantenere la situazione stabile, considerata anche la prossimità della base di Conetta, altro centro di accoglienza.