ATTUALITA’ – Meno Parco, più Colli

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nebbia

“La nebbia a gl’irti colli
piovviginando sale …”

I celebri versi del Carducci calzano alla perfezione per descrivere lo splendido paesaggio autunnale dei Colli Euganei. Tutti dovrebbero provare almeno una volta le sensazioni di una passeggiata attraverso i boschi proprio in questa stagione, il freddo pungente, l’umidità che riempie le narici, le foglie di castagno sotto le scarpe.

Guardandosi attorno con più attenzione, però, si può notare qualcosa che rischia di mandare in frantumi quest’atmosfera quasi poetica. Evidentemente non tutti sono colpiti allo stesso modo dal fascino che queste alture solo in autunno possono avere; c’è anche chi non porta il dovuto rispetto nei confronti del loro patrimonio naturale. Qualcuno ha deciso che i Colli Euganei devono diventare la discarica personale di chiunque non voglia fare lo sforzo di recarsi a quella vera, di discarica.

Ebbene sì. Molti probabilmente non si sono mai trovati di fronte a simili situazioni, ma nel nostro territorio anche queste realtà non mancano. Senza allontanarsi troppo da Este, si possono trovare numerosi esempi di abusi di questo tipo nel comune di Baone. Oggetti e rifiuti di ogni genere sono letteralmente gettati nel bosco a valle rispetto alle strette strade che percorrono le colline.

Viene quindi spontaneo domandarsi se non esista un’organizzazione che si occupi della risoluzione di una situazione come questa. In effetti, esiste il Parco Regionale dei Colli Euganei: istituito nel 1989, comprende quindici comuni e la sua estensione supera i 18.500 ettari. Appare però chiaro che l’ente ha a che fare con problemi molto più seri e urgenti, dal momento che gli accumuli di rifiuti nel suo territorio esistono da anni e in questo tempo non hanno fatto altro che aumentare le proprie dimensioni. Il Parco si propone di assicurare la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, ma di fatto, di ambiente non si occupa più di tanto.  Un esempio di (in)utilità dell’ente si ha guardando il caso del monte Cero, situato tra i comuni di Este e Baone. Oltre ai già citati casi di “discariche” abusive, si pensi ai lavori di apertura del nuovo percorso forestale che percorre l’intero giro del colle, lavori portati a termine pochi anni fa, che hanno dato vita ad una vera e propria strada a fondo naturale, che però, piccolo particolare, non è quasi mai stata percorsa, oltre a non essere accessibile ai comuni cittadini; ognuno può verificare questo fatto recandosi personalmente sul posto, si noterà che sono presenti sbarre ad entrambi i capi del percorso, e la traccia è larga poche decine di centimetri, proprio come il delizioso sentiero che aveva luogo prima degli scavi. Qui sono stati proprio gli incaricati dal Parco Colli a mettere in mostra quanto di più lontano ci sia dal tanto adorato e decantato ambientalismo.

Auguro più Colli e meno parco a tutti.

Carlo Pettinato

DCIM100SPORT

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