ATTUALITA’ – ”Ferrari” in carreggiata…tutta nuova! Nuova sede da cinquemila metri quadri per il liceo di Este

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Dal 12 Settembre 2012, tutti gli studenti del liceo ”G.B. Ferrari” si sono potuti trasferire nel nuovo, monumentale edificio che si erge simile a un college americano in via Stazie Bregadine. La struttura “a ferro di cavallo” non è nemmeno paragonabile alla vecchia succursale annessa alla scuola media Zanchi o alla storica sede di via S. Martino, che così tanti ragazzi ha accompagnato al diploma fino all’estate scorsa: un’aria di nuovo aleggia negli ambienti, che si sviluppano su tre piani, in quattro ali, ognuna di un bianco immacolato e progettata con lo stesso criterio. Corridoi enormi fanno da sfondo al viavai continuo di studenti che si muovono tra le diverse aule, tutte spaziosissime e che per questo un po’ sfavoriscono le classi meno numerose. Ogni stanza, compresi i laboratori di fisica, chimica, aule video, aule di informatica, aule disegno o i vari magazzini o zone ”ritrovo” per gli studenti, è illuminata da ampie finestre e da un sistema di luci con sensori di presenza, installato  con lo scopo di limitare i consumi, come del resto intendono fare gli impianti solare ed eolico di cui la scuola è dotata. A differenza dei primi due, il terzo piano è destinato all’importante biblioteca: i settori in cui i testi di diverso genere saranno suddivisi sono ancora in allestimento perché i numerosissimi libri devono ancora essere liberati dagli scatoloni  che li tengono prigionieri. In quest’ambiente, dove si attende di passare il maggior tempo possibile, predomina il legno, che lo rende simile a una mansarda molto gradevole, contenente la vera ricchezza della scuola.

Una grande palestra si trova accanto all’edificio, ma per il momento non è agibile, dovendosi ancora concludere gli ultimi lavori per poterla perfezionare.

Come specificavo sopra, entrando nell’attuale ”Ferrari” si percepisce la sensazione che si prova guardando una tela bianca che aspetta soltanto di essere arricchita e personalizzata. Spetta a noi che nel liceo trascorriamo la gran parte della giornata il compito di renderlo vivo e farlo nostro, aggiungendo elementi che testimonino la nostra presenza, per trasmettere la stessa aria di “familiare e vissuto” agli studenti dei prossimi anni e a chi voglia venirvi a fare visita con l’intento, magari, di vedere come il volto e le mura del liceo si siano profondamente modificate. Bisogna dunque aver pazienza per qualche tempo perché beni di “lusso” quali tende, specchi, armadi, mensole, una rete telefonica, macchinette o un servizio bar diventino parte di questa scuola in crescita…ma c’è da dire, tuttavia, che le basi promettono bene.

Barbara Venturato