In seguito all’enorme successo di dodici mesi fa, anche quest’anno il Patronato Redentore è stato teatro del Volley Lab, iniziativa del progetto Revolley. Da venerdì 29 a domenica 31 agosto i gruppi di ragazze Under 14 e Under 16 sono stati i protagonisti di un fine settimana all’insegna dello sport e non solo.
Visti i grandi risultati del settore giovanile nella scorsa stagione, i Presidenti Paolo Baldo e Andrea Pietrogrande hanno deciso di promuovere nuovamente questa iniziativa. Revolley ha capito sin da subito che, se si vuole puntare in alto, bisogna cominciare “coltivando” poco a poco le giovani leve. Il Volley Lab non è stato solo un momento di accrescimento sportivo, ma anche un ottimo momento per la crescita stessa del gruppo e la sua unione, elementi fondamentali nel gioco di squadra. Le ragazze erano seguite in palestra dagli allenatori Carlo Parolo e Davide Cavestro e dalle preziose figure di Walter Polato, Paolo Sabellico, Tania Bonato e Chiara Pavanello. Durante la giornata le giovani atlete non venivano lasciate sole nemmeno un secondo, grazie all’aiuto di Bianca Garbin, Giulia Cavestro, Marta Polato, Francesca Donato, Alessia Manfrin, Simone Targa e del gruppo di genitori che seguiva la cucina.
La routine è rimasta la stessa, sveglia presto, un allenamento alla mattina, uno al pomeriggio, integrati da video di approfondimento. Ma non sono di certo mancate le novità: prima fra tutte l’intervento venerdì mattina di Chiara Tinello, giocatrice e allenatrice del progetto Revolley. Chiara è anche una fisioterapista e ha tenuto un breve incontro sulla prevenzione dei traumi sportivi legati alla pallavolo e sulle norme igieniche da rispettare. Sabato pomeriggio invece, il Volley Lab ha avuto come ospite speciale Massimo Bellano, allenatore in A1. Dopo una prima parte teorica, Massimo è sceso in campo per un allenamento speciale con le ragazze. Domenica pomeriggio, per concludere questa splendida avventura, le ragazze sono state divise in squadre e si sono affrontate in un torneo.
In questi giorni particolarmente sentito è l’Ice Bucket Challenge, un’iniziativa che prevede il rovesciamento di un secchio d’acqua ghiacciata sulla testa per promuovere la consapevolezza della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di incoraggiare le donazioni per la ricerca. Anche Revolley ha voluto donare il suo contributo e per cui venerdì sera dopo cena, tutte le ragazze, gli allenatori e i dirigenti si sono letteralmente fatti una “doccia fredda”, nominando a loro volta Pallavolo Padova, Volley Conegliano e Foppapedretti Bergamo.
Articolo e foto a cura di Arianna Ferraretto