Questa settimana ho avuto il piacere di incontrare il mio vecchio amico e allenatore Francesco Spiandore, new entry nel team del progetto Revolley. Francesco dedica il suo prezioso tempo alle ragazze dell’Under 18 e della Terza Divisione Estevolley 2008. Noi di Estensione abbiamo approfittato della sua disponibilità e ci siamo fatti raccontare in una piccola intervista cosa l’ha spinto a diventare allenatore. Buona lettura.
1)Quando è cominciato il tuo amore per la pallavolo?
Il mio amore per questo sport è iniziato nel 2002 quando, per motivi di lavoro, avevo smesso di giocare a calcio. Alcuni miei amici mi hanno invogliato a partecipare ad un allenamento e da lì poi non mi sono più fermato.
2) Con che allenatore hai iniziato la tua prima esperienza di gioco?
Il mitico Beppe Tamiazzo, con lui ho imparato da zero quando ero in Under 16 maschile. Mi ha pazientemente insegnato tutti i fondamentali e lo ricordo con molta simpatia. È stato un bravissimo allenatore che mi ha insegnato i veri valori della pallavolo.
3) Che tipo di atleta eri?
Avendo iniziato tardi ho carburato poco a poco, per poi diventare titolare. Mi impegnavo tantissimo per raggiungere il livello dei miei compagni che giocavano da molto più di me, ero un atleta mediocre, sebbene il lavoro mi impedisse di gestire al meglio i vari impegni sportivi.
4) Quando hai deciso di voler diventare un allenatore, cosa ti ha motivato?
Purtroppo nell’anno 2006, per colpa del lavoro che facevo, le mie ginocchia si erano sempre più indebolite e da lì è nata l’idea di diventare allenatore. Così, dopo aver frequentato un corso e sostenuto un esame, avevo con me il brevetto di primo grado allenatore.
5) Cosa significa per te “essere una squadra”?
Secondo me, essere squadra, è prima di tutto essere un gruppo unito, sia in campo che in spogliatoio. Spesso esorto le mie atlete a non limitarsi alla palestra, ma ad uscire insieme e consolidare i rapporti. Per me fare squadra significa trasmettere e condividere la mia passione e la mia grinta alle atlete, in modo da superare insieme tutti gli ostacoli.
6) Come motivi le tue atlete?
In palestra cerco di ricreare le situazioni di gioco, in modo da simulare i momenti più difficili durante una partita per insegnare alle mie atlete come superarli con successo. Cerco sempre di far capire alle mie ragazze che non sono inferiori a nessuno e che possono giocarsi ogni partita con grinta e determinazione.
7) In che modo prepari i tuoi allenamenti?
Purtroppo non è sempre così facile, anche perché non so mai quante atlete effettivamente si presenteranno in palestra. Ho sempre con me due o tre schede in modo da essere pronto ad ogni tipo di evenienza. Per i miei allenamenti prendo spunto e ispirazione dagli esercizi di colui che è stato il mio mentore, ovvero Pino Scalzotto che stimo profondamente.
8) Come incassi una sconfitta?
La prendo molto sul personale, perché mi metto sempre al primo posto sulla sconfitta. Non mi piace mai perdere ed è sempre un duro colpo.
9) Meglio giocare bene e perdere o giocare male e vincere lo stesso?
Nel bene e nel male, preferisco sempre vincere. Meglio portare a casa qualche punto piuttosto che tornarsene a mani vuote.
10) Qual è il segreto del tuo successo in palestra?
Sono molto determinato in quello che faccio, se voglio una cosa quella dev’essere. Il mio pregio è quello di riuscire a tenere unito il gruppo, riesco a gestire tutti i vari momenti e lo faccio crescere vicino a me, come se fossimo in simbiosi.
11) C’è qualcuno che ti aiuta in campo?
Posso ritenermi molto fortunato, ho accanto a me delle persone molto disponibili che mi aiutano a 360°. In Under 18 mi aiutano sia nell’ambito organizzativo che sportivo Annachiara Scarpariolo, Giovanni Varotto e Giorgio Permunian. In Terza Divisione invece, sono molto più indipendente e avendo a che fare con un gruppo adulto riesco a gestirmi alla grande.
12) Quando un genitore mette in dubbio i tuoi metodi o si lamenta perché il figlio non gioca come ti comporti?
Inizialmente gli spiego la situazione e le mie motivazioni. C’è da dire comunque che sono io a stare in palestra con le ragazze durante la settimana e che quindi saprò valutare meglio la situazione rispetto al genitore che si presente solamente durante il momento della partita.
13) Che squadre hai allenato fino ad ora?
Da quando ho iniziato ho sempre seguito due squadre per anno. Ho allenato quasi tutte le categorie del giovanile e in contemporanea ho fatto gavetta in Serie D e C dando una mano all’allenatore. Quest’anno ho iniziato l’avventura della Terza Divisione e ne sono molto entusiasta.
RISULTATI DELLA SETTIMANA
Terza Divisione Estevolley 2008 3-0 PGS ESEDRA DON BOSCO
Terza Divisione Redentore 0-3 ADUNA VOLLEY CONCA
Under 18 0-3 VISION VOLLEY A.S.D.
Under 14 ROSSA 3-1 VOLLEY POZZONOVO
Under 14 GIALLA 0-3 MPF CLUB EUGANEA VERDE
Under 13 0-3 THERMAL VOLLEY
Under 12 6X6 1-2 VISION VOLLEY A.S.D.
Under 12 4X4 2-1 MEDOACUS BIANCA
Arianna Ferraretto