Revolley: alla scoperta di Mister Davide Cavestro

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Questa settimana ho avuto il piacere di incontrare mister Davide Cavestro figura importante nella neo società Revolley. Davide attualmente allena non una, ma ben tre squadre: UNDER 13, UNDER 14 e UNDER 16. Noi di Estensione abbiamo approfittato della sua disponibilità e ci siamo fatti raccontare, in una piccola intervista, tutti i segreti del suo mestiere.

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1) Quando è cominciato il tuo amore per la pallavolo?

Dopo aver provato tutti gli sport possibili ho capito solo a 14 anni che la pallavolo era la strada giusta da intraprendere.

2) Con che allenatore hai iniziato la tua prima esperienza di gioco?

Anche se ho giocato per pochi anni, ricordo con simpatia Enrico Bisson, un grandissimo allenatore che mi ha fatto innamorare di questo sport.

3) Che tipo di atleta eri?

Posso dire sinceramente che nella mia breve carriera non ho giocato tantissimo ma mettevo ad ogni allenamento e partita il massimo dell’impegno. Che fossi dentro o che fossi fuori in panchina, l’emozione di vincere era sempre la stessa.

4) Quando hai deciso di voler diventare un allenatore, cosa ti ha motivato?

Tutto è cominciato con una semplice squadra di amatori, ma appena l’allenatrice, per motivi personali, non poteva più allenarci ho capito che era il momento giusto per fare il corso allenatori. Con Roberto Tinello nell’anno 2004 ho fatto un corsi di allenatori CSI, una settimana di full immersion al Lago Maggiore e poi successivamente ho fatto quello FIPAV.

5) Cosa significa per te “essere una squadra”?

In primis è condivisone di un obiettivo, sin da quando ero un atleta ho sempre sostenuto lo spirito di squadra come il raggiungimento di un qualcosa insieme.

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6) Come motivi le tue atlete?

Le motivo spesso rammentando loro che per ottenere qualcosa è necessario il sacrificio. Senza quest’ultimo non si va da nessuna parte. È necessaria sia la fatica fisica che quella mentale.

7) In che modo prepari i tuoi allenamenti?

Li preparo in base all’esperienza che mi sono fatto in questi anni e li organizzo settimanalmente o mensilmente, dipende dalle carenze che vedo man mano. Alle mie atlete faccio spesso vedere dei video, in modo da riuscire ad imprimere il gesto del fondamentale corretto nella loro mente. A volte capita che le riprenda mettendo poi a confronto il loro gesto con quello corretto in modo che si accorgano della differenza di esecuzione. Prendo inoltre spunto dai corsi di aggiornamento. Nonostante la mia “tenera età” sono dell’opinione che c’è sempre da imparare.

8) Come incassi una sconfitta?

Dipende sempre dal tipo di sconfitta e dal contesto, ma una sconfitta è sempre qualcosa che ti rode dentro. Ora come ora sto cercando di gestire la mia delusione non parlandone subito ma successivamente, a mente lucida. All’inizio dell’anno ho consegnato delle regole fondamentali alle ragazzine e una di queste riguarda appunto il post partita. Alla fine delle partite non si discute su quello che è stato e se ne parla solamente all’allenamento successivo.

9) Meglio giocare bene e perdere o giocare male e vincere lo stesso?

Sicuramente la prima. Io ripeto spesso alle mie ragazzine che è meglio perdere con onore avendo dato il massimo. Il nervoso cresce quando, contro un avversario inferiore, si gioca proprio male perdendo.

10) Qual è il segreto del tuo successo in palestra?

Penso di essere un tipo molto disponibile. Ieri, per esempio, ho sostituito Riccardo Omizzolo allenatore dell’UNDER 12 e alcune mamme mi hanno preso in disparte facendomi i complimenti per come ho gestito l’allenamento. Il mio successo? La passione che metto in quello in cui credo.

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11) C’è qualcuno che ti aiuta in campo?

Certamente. Paolo Sabellico è il mio braccio destro da quasi 3 anni ormai. Le ragazzine vedono nella figura di Paolo un allenatore, lo rispettano e pongono molta fiducia nei suoi confronti alla faccia di chi dice che la figura dell’allenatore debba essere unica. Sin da quando ho iniziato ho sempre allenato con la massima fiducia di chi mi da una mano. Non ho nessun timore di essere prevaricato, sono consapevole che le atlete vedono in me la figura principale, quella dell’allenatore. Posso contare anche sull’aiuto di Tania Bonato, mia ex atleta, che quando è disponibile, viene volentieri a darmi una mano in campo. Collaboro poi con Walter Polato, mio grande collega da tanto tempo. Condividiamo l’UNDER 16, io curo palleggiatori e centrali mentre lui gestisce tutto il resto del gruppo.

12) Quando un genitore mette in dubbio i tuoi metodi o si lamenta perché il figlio non gioca come ti comporti?

Proprio per cercare di minimizzare questi spiacevoli episodi ho dato alle mie ragazzine delle regole all’inizio dell’anno. A me piace essere chiaro sin da subito, in modo che non si creino incomprensioni e altre cose spiacevoli con l’andare del tempo. Quando mi succede un episodio del genere comunque cerco sempre di motivare le mie scelte. Io sono l’allenatore e in primis mi assumo le mie responsabilità, e come ogni essere umano posso commettere degli errori. Cerco comunque di collaborare il più possibile con i genitori perché entrambi vogliamo riprendere quello che manca da un po’ di tempo: la disciplina. Io, in fondo, non mi sostituisco alla figura del genitore ma anzi, posso essere un ulteriore punto di riferimento per quanto riguarda l’educazione e il rispetto delle regole.

13) Che squadre hai allenato fino ad ora?

All’inizio della mia carriera ho allenato l’UNDER 14 e l’UNDER 16 e negli anni successivi mi sono concentrato sulle Divisioni ottenendo dei buoni risultati. In tra anni abbiamo ottenuto un terzo e un secondo posto in campionato, un passaggio di categoria e la vittoria del primo Torneo Avis. Adesso ho deciso di riprendere in mano il settore giovanile, era da un paio d’anni che insistevo per curarlo in quanto motore della nostra società.

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RISULTATI DELLA SETTIMANA

TERZA DIVISIONE REDENTORE 1-3 U.S.D FERIOLE MONTECCHIA

TERZA DIVISIONE ESTEVOLLEY 3-0 VOLLEY EAGLES VERGATI

UNDER 13 3-0 VISION VOLLEY A.S.D

UNDER 18 3-2 SUPERVOLLEY PIOMBINO

Domenica debutto dell’UNDER 16, che in casa, ha cominciato l’avventura nel campionato di eccellenza. Sotto di due set le pallavoliste estensi sono riuscite a recuperare il PORTLAND MEDOACUS rischiando di vincere la partita. Sebbene le discutibili scelte arbitrarie le nostre ragazze hanno combattuto punto su punto. Risultato finale 3-2 per le avversarie.

Arianna Ferraretto