La Promozione maschile si riscatta dopo la sconfitta patita nel turno precedente contro il Vigonza e, pur soffrendo oltre il dovuto, batte 72-69 in casa il Canossa Basket. Gara difficile ma piacevolissima, in equilibrio per tutti i 40′ con il Redentore che non è mai riuscito ad archiviare definitivamente la pratica grazie soprattutto alla strepitosa serata vissuta dai tiratori avversari. Alla fine a chiudere i conti ci ha pensato Picelli, finalmente capace di incidere anche nei momenti cruciali.
Intendiamoci, gli atestini sono stati altra cosa rispetto alla roboante prestazione fornita due settimane fa contro il Battaglia. Per avere ragione dell’indomita formazione allenata dal vulcanico coach Augusti hanno faticato, e parecchio. Hanno concesso troppo spazio e troppa libertà all’artiglieria pesante del Canossa, che ha rischiato seriamente di fare l’impresa. Ma a una fase difensiva poco brillante hanno sopperito una buona vena realizzativa generale e il carisma dei singoli, fattori che alla lunga hanno determinato la vittoria biancorossa. Una vittoria peraltro molto importante perché consente alle Furie Rosse di tenere a distanza il Jolly Basket, settimo con quattro punti di svantaggio, e di rimanere in scia dello stesso Battaglia, quinto con due lunghezze di margine.
Il match. Dopo un primo quarto chiuso in vantaggio 17-11, le Furie Rosse tentano subito la fuga e sfruttando un fallo tecnico fischiato agli ospiti arrivano al +11. Sembra il preludio a un facile trionfo dei padroni di casa, ma il Canossa è protagonista di una reazione veemente e con un fulmineo break di 7-0 si riporta a contatto. Si va all’intervallo sul 35-32 e con la netta sensazione che la gara sia aperta a qualsiasi esito.
Nella ripresa la musica è la stessa: il Redentore prova a scappare trascinato da un superlativo Francesco Ortoman, ma i veneziani sono squadra vera e rispondono colpo su colpo, impattando sul 40 pari. Coach Limena, insoddisfatto, cambia e inserisce Donato in cabina di regia. Quando, alla sua prima azione, il giovane play perde banalmente palla e il tecnico atestino esprime platealmente la propria esasperazione (“Cossa gonti da fare?“), l’inerzia sembra essere passata nelle mani del Canossa. E’ il momento forse più difficile dell’Este, tenuto a galla dallo show offensivo dello stesso Donato prima del canestro sulla sirena di Pasqualotto, che fissa il risultato sul 52-51.
L’ultimo quarto è il più bello: cinque punti consecutivi di un rinato Picelli e un piazzato di Zanetti danno il +6, ma gli uomini di coach Augusti ritrovano quasi subito il pari. Tutto da rifare per i biancorossi, mentre aumenta la sofferenza sugli spalti per una partita che pare destinata a non finire mai. Una tripla di Zampaolo da otto metri scrive il vantaggio ospite sul 66-63 a 3′ dal termine. Ortoman si riaccende e regala un assist illuminante a Pasqualotto, che segna e converte in canestro anche il libero aggiuntivo del nuovo pareggio. Limena e il vice Bagatella si consultano in panchina per decidere le ultime mosse. Tosello non trema dalla lunetta e fa 2/2, Picelli si carica la squadra sulle spalle e mette a referto gli ultimi due canestri che di fatto decidono il match in favore del Redentore. Finisce 72-69.
Davide Permunian