Qualche giorno fa abbiamo incontrato Andrea Quadarella, 23enne atestino con orgogliosissime origini siciliane, studente di Giurisprudenza a Ferrara e Consigliere Comunale per le Civiche d’Este. L’incontro ha luogo al Nautilus, sede dei Giovani d’Este, associazione culturale di cui Quadarella fa parte e della quale è stato Presidente. Tra un cannolo e l’altro, souvenir del suo ultimo viaggio in terra d’origine, il giovane Consigliere tira le somme del suo primo anno in Consiglio Comunale.
Consigliere Quadarella, vista la vicinanza di età, mi permetterò di darti del tu. Innanzitutto ti chiedo, visto il riscontro che ha avuto sulla cittadinanza, di darmi un giudizio sull’ultimo Consiglio comunale.
I temi dell’ultimo Consiglio sono stati molto importatati per la cittadinanza atestina: in primis c’è stata la bocciatura della mozione leghista sulla famiglia naturale, che io considero anacronistica ma soprattutto fuori luogo e insensata, poiché non esiste, a parer mio, un concetto di famiglia naturale. In secundis sono stati approvati provvedimenti economici molto utili per i nuclei familiari, penso alle detrazioni economiche per le famiglie con numerosi figli o con figli disabili. L’addizionale Irpef non ha subito variazioni e l’aliquota Tasi ha tutelato le fasce più deboli. Perciò, da consigliere, posso dichiararmi soddisfatto di ciò che è stato discusso e approvato.
Tu non hai mai nascosto il tuo interesse per la politica. La politica, certo, è soprattutto passione. Tu sei il più giovane tra i consiglieri comunali. La tua scelta di candidarti, alle Amministrative del 2011, nella lista Civiche d’Este, da cosa è stata suggellata?
Acquisii la passione politica nel 2006, quando Giancarlo Piva si candidò e vinse, per la prima volta. Ho sempre considerato l’impegno politico nelle realtà cittadine in un senso prettamente apartitico: quando si è a contatto diretto con i cittadini, i colori politici perdono di valenza. Ciò che conta è l’attenzione per i problemi che toccano i cittadini e la città, un’attenzione che deve portare alla soluzione di questi problemi e alla valorizzazione, non per fini elettorali, dei risultati conseguiti, nell’interesse e nell’immagine della città che si amministra.
Ormai è quasi un anno che sei stato nominato Consigliere, e in certi casi, hai anche fatto discutere…
Certo, non lo nascondo. Vi sono stati dei momenti in cui l’emotività ha preso il sopravvento, nei miei interventi. Tuttavia non credo di aver superato la soglia dell’inoffensività, e ho sempre cercato di rispettare e dialogare con tutti. Ovviamente, mi si perdoni il fatto di esser giovane, poiché è durante la giovinezza che tendiamo a lasciarci un po’ andare.
In effetti, se non ora quando. Ora mi piacerebbe fare un passo più lungo della gamba: se tu fossi Sindaco, su cosa concentreresti le tue linee guida in termini di azione politica?
(Sorride) Ti posso cordialmente dire che continuerei sulla strada intrapresa dall’attuale Amministrazione: la salvaguardia dell’ambiente, con la riqualificazione urbana e lo stop al consumo di suolo, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico, il fiore all’occhiello della nostra Este, per favorire il turismo. Aggiungo anche una politica energetica legata alle fonti rinnovabili, alla qualità della vita e al tema importantissimo della sicurezza: i cittadini hanno il diritto di vivere tranquilli e il Comune il dovere sacrosanto di tutelarne la sicurezza.
Ti ringrazio e ti auguro buon lavoro.
Grazie a te.
Umberto Marsilio
Intervista interessante ma non abbastanza .Un dato : l’emotività deve prendere il sopravvento quando le cose si sentono profondamente,non aver paura ma osare ,tentare e agire,soprattutto quando si hanno responsabilità .
Più incisività ,non è facile ma noi lettori siamo stufi di leggere simpatiche interviste .
Grazie siete forti
Comments are closed.