
Veleni sotto la Valdastico. Secondo accertamenti effettuati dal pm Celenza, infatti, per stabilizzare il sottofondo stradale di alcuni tratti tra Padova e Rovigo – si sta quindi parlando di Valdastico Sud – sarebbero stati utilizzati scarti di lavorazione industriale, in particolare cromo esavalente, sostanza cancerogena, per un ammontare di 150 metri cubi di sostanze tossiche.
Sul banco degli imputati Claudio Baraldi, presidente del Consorzio Cerea – società che si occupa di stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi destinati alla produzione di aggregati per l’edilizia – oltre al consigliere delegato ed al responsabile tecnico della stessa, rispettivamente Giuseppe Domenico Travellin e Andrea Faccio. L’accusa è di quelle pesanti: gestione abusiva ed illecita di rifiuti pericolosi, cessione a terzi degli stessi e frode nelle analisi delle campionature. La società autostradale Brescia-Padova e la Regione Veneto si sono costituite parti civili. Il tutto, infatti, sarebbe stato messo in atto ai danni di “Serenissima Costruzioni Spa“, la società che era stata incaricata di realizzare i lavori. Per mascherare la presenza di sostanze illecite, erano state effettuate analisi su campioni compattati in modo da non rilasciare tossine, e da ciò erano stati emessi certificati regolari. Sistema che però non ha impedito alla Procura di Venezia di scoprire queste irregolarità grazie ad alcuni controlli previsti per legge. Il processo inizierà a Verona il 14 giugno 2016.
I problemi, però, non finiscono qua. Le indagini effettuate, infatti, non hanno consentito di rilevare in maniera precisa dove il cromo si annidi in maggiore quantità. Così, qualche giorno fa, un incontro a Venezia tra il pm Rita Ugolini, i pentastellati Jacopo Berti ed Enrico Cappelletti, ed il consigliere comunale di Vicenza Daniele Ferrarin non ha escluso nessuna ipotesi, nemmeno quella di chiusura del tratto autostradale. “Non vogliamo fare allarmismo ma la situazione è pericolosamente confusa e il rischio di dover rifare manto e massicciata è reale” ha dichiarato proprio Berti.
Storia tristemente tormentata, quindi, quella della Valdastico: anche sul tratto nord, infatti, tra Montegaldella ed Albettone, sotto lo svincolo Albettone-Barbarano e sotto il viadotto Bisatto sono in corso indagini per accertare la presenza di scorie e rifiuti potenzialmente nocivi in quanto non bonificati. Tra gli indagati, in questo caso, anche l’ex Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck.