DESECRETAZIONE DEI DOCUMENTI DELLE STRAGI
Il 22 aprile Il premier Renzi ha annunciato di avere avviato la macchina burocratica per la pubblicazione del dossier coperto da segreto di stato riguardanti otto stragi avvenute in Italia fra gli anni ’60, ’70 e ’80, fra le quali ad esempio le stragi: di Piazza Fontana(1969), di Piazza della Loggia (1974), della stazione di Bologna (1980) e di Ustica (1980). Questa operazione è stata accolta con grande favore da parte della rete che ha risposto con approvazione al tweet di Matteo Renzi con cui ha annunciato questi provvedimenti. Non solo consensi dai social ma anche da movimenti quali Articolo 21 e Change.org, contenti del fatto che sia stata riconsegnata agli italiani un pezzo della loro storia.
80 EURO PER DIECI MILIONI DI LAVORATORI
L’8 aprile scorso il Governo Renzi ha annunciato la possibilità di riuscire a distribuire gli 80 euro mensili nelle buste paga di dieci milioni di lavoratori dipendenti con un reddito inferiore ai 24.000 euro, però rinviando le coperture per gli incapienti (lavoratori con un reddito inferiore agli 8000 euro lordi annui). Il Ministro dell’Economia Padoan ha espresso un’opinione favorevole nei confronti di questo incremento nelle buste paga degli italiani sperando in una futura crescita del PIL, agevolata da un aumento dei consumi privati e degli investimenti delle imprese (avvantaggiate anch’esse da una riduzione del 10% di un’imposta come l’Irap). Il 23 aprile il premier Renzi nella diretta chat su Twitter “#matteorisponde” ha annunciato un futuro impegno del Governo verso la riduzione della burocrazia per imprese e cittadini, delle tasse per le partite IVA e pensionati e un grande sforzo per incentivare l’occupazione.
FORZA ITALIA CADE A PICCO
Nel tardo pomeriggio del 23 aprile Silvio Berlusconi si è recato presso l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Milano per firmare il suo affidamento ai servizi sociali per i prossimi dieci mesi.Questa pena, oltre ad aver colpito duramente l’ex Cavaliere ha indubbiamente avuto dei riflessi negativi su Forza Italia, manifestandosi con una forte diminuzione del consenso dell’ex premier non solo fra i suoi sostenitori ma anche fra i suoi collaboratori. Una figura storica di Forza Italia come Paolo Bonaiuti ha abbandonato il partito muovendo verso il NCD di Alfano e sempre nella giornata di mercoledì 23 aprile Sandro Bondi, altro pilastro di FI, ha espresso forti critiche verso l’operato del partito, esclamando:” Forza Italia ha fallito, sosteniamo Renzi.”.
Davide Grigatti