
SR 10 sì, o SR 10 no? Sembrerebbe, finalmente, di sì. E’ stato infatti approvato qualche giorno fa in Consiglio regionale un emendamento al Defr (Documento di programmazione economica e finanziaria 2016-2018) che impegna la Regione a stanziare i fondi necessari all’avvio dei lavori per il completamento della superstrada (pari a 39 milioni di euro). Ad annunciarlo su Facebook il consigliere regionale Massimiliano Barison (Forza Italia), primo firmatario assieme al collega Giorgetti. “Per noi le promesse sono impegni. È il primo passo perché quest’opera trovi finanziamento nel bilancio. Fatti! Le parole le lasciamo ad altri!” ha commentato lo stesso Barison. Accolte, dunque, salvo nuove sorprese, le richieste di gran parte delle categorie produttive e dei rappresentanti politici della Bassa padovana, che ritengono l’opera fondamentale per il futuro economico del territorio.
La vicenda è ormai nota: la nuova SR 10, che dovrebbe collegare Monselice a Legnago, è ferma a Carceri dal 2007. Lo scorso ottobre la Regione aveva cancellato il finanziamento messo a bilancio ad aprile 2015 (prima delle ultime elezioni), scatenando un vespaio di polemiche. A muoversi, in particolare, era stato il Pd, che aveva scelto come sede di una manifestazione di protesta proprio la rotatoria dove la strada al momento si conclude. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Elisa De Berti, in molti si erano detti pessimisti, e avevano puntato il dito contro il presunto disinteresse dimostrato dalla Giunta Zaia. Ora l’annuncio che, teoricamente, mette tutti d’accordo: dopo anni di battaglie, la Bassa dovrebbe veder terminata la sua superstrada. Il cantiere potrebbe essere aperto nel 2017.
Tra gli amministratori locali, per ora, prevale la linea della prudenza. Chi esulta invece è il consigliere comunale atestino del Pdl Sergio Gobbo: “Finalmente abbiamo raggiunto un grande risultato per il nostro territorio. Il prolungamento della SR 10 da Carceri a Legnago è un’opera essenziale per lo sviluppo e la viabilità della Bassa. Come dice Massimiliano Barison si fanno i fatti, mentre le parole e le manifestazioni le lasciamo fare ormai a chi non ha più credibilità politica”.