Qualità della vita, Ravenna è il top. Male il Sud, crolla Padova

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Foto: it.wikipedia.org
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Padova città “problematica”? Pare di sì. A confermarlo la ricerca sulla Qualità della vita 2014 delle province italiane, pubblicata ieri dalSole 24 Ore. L’indagine, giunta ormai alla venticinquesima edizione, prende in considerazione una serie di indicatori socioeconomici, e delinea sulla base di questi una classifica relativa alla vivibilità delle grandi città italiane. I risultati mettono in evidenza un profondo divario tra Nord e Sud del Paese: se il primo in qualche modo riesce a resistere ai morsi della crisi, il secondo sembra invece sprofondare sempre di più. Ma anche la situazione padovana non è certo rosea.

Al primo posto della graduatoria c’è Ravenna, che ottiene ottimi punteggi in quasi tutti i parametri eccetto “Ordine Pubblico”: numerose infatti le denunce legate a episodi di microcriminalità. La seconda posizione viene invece occupata da Trento, vincitrice dello scorso anno. Staccati di poco altri centri dell’Emilia Romagna come Modena, Reggio Emilia e Bologna. Milano è ottava, Roma dodicesima, Napoli novantaseiesima. Fanalino di coda Agrigento.

Male il Veneto, dove si salva solo Belluno, quarta. Padova scende bruscamente al quarantacinquesimo posto (nel 2013 era trentaseiesima). La città del Santo paga soprattutto il basso tasso di imprenditoria giovanile e il forte clima di insicurezza. Altri fattori negativi l’alto numero di giovani che emigrano e la bassa quantità di cinema e librerie, oltre agli elevati prezzi delle case. Bene invece i servizi sanitari, l’occupazione, la ricchezza e i consumi medi delle famiglie: la crisi pare dunque aver avuto un impatto più contenuto rispetto ad altre zone del Paese.

Secco il commento di Bitonci, per il quale il risultato dell’indagine rappresenta una netta bocciatura dei predecessori: “I numeri condannano la mala-gestione Zanonato-Rossi” attacca il sindaco patavino, che definisce i due esponenti del Pd “la peggiore coppia di amministratori della città”. E promette: “Riporteremo Padova in alto nella classifica, ascoltando i cittadini e sforzandoci di risolvere concretamente i loro problemi.”

Immediata la replica del democratico Micalizzi: “Invece di proporre soluzioni Bitonci preferisce dare la colpa ad altri. A quale qualità della vita sta lavorando il nostro sindaco quando vieta spazi pubblici a chi la pensa in modo diverso da lui, quando pensa di rilanciare la zona industriale immaginandola come cittadella dei divertimenti, quando offende monumenti simbolo della padovanità come il Portello con interventi che hanno solo il sapore di una ripicca personale? Bitonci dimostra di saper solo guardare con rancore al passato: impari a guardare avanti se ne è capace.”