Presidente della Repubblica: ecco chi è Sergio Mattarella

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(Foto: www.iltempo.it)
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Come ampiamente pronosticato, è Sergio Mattarella il 12° Presidente della Repubblica Italiana. Mattarella, uomo esperto ed equilibrato, di indole riservata, giurista, cresciuto politicamente nelle file della Democrazia Cristiana, è stato eletto al quarto scrutinio.

Sergio Mattarella nasce a Palermo il 23 luglio 1941. Cattolico, si laurea in giurisprudenza e per un periodo insegna diritto parlamentare all’Università della sua città. A cambiargli la vita è la morte del fratello Piersanti, ucciso nel 1980 dalla ‘Ndrangheta mentre era governatore della Sicilia. Sergio, infatti decide di raccoglierne il testimone ed entra in politica. Nel 1983 viene eletto deputato, l’anno dopo si fa promotore del rinnovamento della Dc siciliana, allora guidata da personaggi come Vito Ciancimino, e sospettata dunque di avere legami importanti con la mafia.

Diventa ministro dell’Istruzione del governo Andreotti e si dimette nel 1990 per protestare contro l’approvazione della Legge Mammì, che di fatto legittima il duopolio Rai-Mediaset (al tempo Fininvest) contro ogni principio di pluralismo. Questo è uno dei motivi per cui Berlusconi non lo ama particolarmente avrebbe preferito un candidato diverso, sebbene, al di là delle dichiarazioni rese ai media in questi giorni, lo consideri tutto sommato accettabile.

Mattarella è ricordato anche per essere stato il relatore della legge chiamata “Mattarellum”, che dava al sistema elettorale italiano una svolta in senso maggioritario. Il Mattarellum sarà sostituito nel 2005 dalla legge Calderoli, che lo stesso Calderoli bolla come “una porcata” e che viene dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale.

Tra i fondatori del Partito Popolare Italiano, aderisce in seguito al centrosinistra, sostenendo Romano Prodi. Vicepresidente del Consiglio con D’alema, ministro della Difesa fino al 2001, abolisce la leva obbligatoria e segue l’intervento dell’Italia nella Guerra del Kosovo. In quel periodo istituisce una commissione d’inchiesta per far luce sull’uso di munizioni all’uranio impoverito durante le missioni nel Balcani, sostanza che avrebbe provocato la morte per malattia di diversi militari italiani. E’ giudice della Corte Costituzionale da poco più di tre anni.