PADOVA. «La legge che la Regione Veneto sta presentando in questi giorni è una vera e propria legge farsa». A dirlo è Silvia Benedetti, deputata padovana del Movimento 5 Stelle, riferendosi al progetto di legge sul consumo di suolo approvato lo scorso 16 febbraio dalla commissione Territorio del Consiglio regionale, che promuove uno “sviluppo edilizio a saldo zero” ed è basato su una compensazione tra demolizioni e nuove costruzioni, attraverso l’uso dei crediti edilizi. Il progetto arriverà in aula a metà marzo.
«Questa legge prevede addirittura l’aumento delle cubature per le nuove edificazioni, senza tener conto che nella maggior parte dei casi con le demolizioni si arriverà solamente all’abbattimento dei volumi e non al ripristino di territorio incontaminato e permeabile» spiega Benedetti. La provincia di Padova, dati alla mano, è la provincia veneta con il maggior consumo di suolo, tra le prime in Italia: la percentuale di territorio cementificato è del 18,8%, rispetto al 7,6% della media nazionale.
«In Italia c’è un supermercato ogni 16.000 abitanti, in Veneto uno ogni 7.000. In molti Comuni della provincia di Padova si arriva a uno ogni 2/3.000. A Monselice, per esempio, ve ne sono addirittura nove. Non si fa altro che prestare il fianco agli imprenditori del cemento, inseguendo le proposte dei privati, non progettando in base alle necessità delle loro comunità. Questo andazzo va interrotto senza mezze misure» sentenzia la parlamentare pentastellata.