VENEZIA. È stato firmato oggi pomeriggio a Palazzo Balbi, alla presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dell’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, l’accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del Fratta-Gorzone. Il patto sblocca un finanziamento di 23 milioni di euro istituito dal Ministero e destinato al risanamento ambientale della parte alta del bacino, tristemente noto per la contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) delle proprie acque.
Il documento è stato sottoscritto, oltre che dal Ministero dell’Ambiente e Regione Veneto, anche da Autorità e Consigli di bacino, Province e Comuni interessati, Arpa Veneto, gestori di fognature e impianti di depurazione, associazioni rappresentative di industriali, artigiani e aziende operanti sul territorio. Dei 23 milioni stanziati, 13 saranno destinati al miglioramento della qualità dei corpi idrici e quindi al trattamento delle acque; i restanti 10, invece, serviranno alle aziende del distretto conciario vicentino per intervenire su scarichi di fognature, collettori e impianti di depurazione, oltre che per garantire acqua potabile di qualità.
Entro 30 giorni – condizione posta dal Ministero dell’Ambiente per la firma – dovrà essere definito un programma preliminare di interventi: la Regione Veneto proporrà al Ministero delle “schede di intervento“, in cui saranno specificati descrizione, costo previsto, cronoprogramma e beneficiario di ciascun’azione. Il Ministero provvederà alla valutazione e all’eventuale miglioramento di queste, prima di passare all’effettiva fase esecutiva. La firma dell’accordo odierno consente inoltre di programmare gli altri 80 milioni di euro predisposti a dicembre dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e finalizzati al contrasto dell’inquinamento da Pfas nelle acque delle province di Padova, Verona e Vicenza.