“CambiAbano” si presenta: a servizio di cittadini e territorio

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ABANO TERME. Quello che oggi è conosciuto come “CambiAbano” nasce nel giugno del 2016 come movimento civico ed entra a far parte del Meetup Amici di Beppe Grillo Abano&Montegrotto, di cui condivide valori e intenzioni. Il sodalizio è però breve. Infatti nello scorso mese di gennaio, a seguito della mancata presentazione della dichiarazione dei redditi da parte dell’ex candidato sindaco pentastellato Massimo Zambolin, molti membri del movimento civico scelgono di lasciare il Meetup. Il nuovo gruppo, formato prende il nome di “CambiAbano”. A parlare in questa intervista è Michele Di Bari, esponente e portavoce del movimento.

Come è nato “CambiAbano” e quali sono i suoi valori fondanti?

«”CambiAbano” rappresenta un’idea. Dietro a questa idea ci sono principi e persone disposte a progettare e ripensare la politica locale come uno spazio dove il cittadino diventa l’unità di misura dalla quale partire per valutare la bontà delle scelte espresse da una amministrazione. Onestà, competenza, trasparenza e partecipazione sono i valori che ci guidano e a cui ci ispiriamo. È infatti necessario presentare proposte realizzabili, che non siamo semplici spot elettorali e che siano soprattutto condivise dalla cittadinanza».

Come può cambiare marcia Abano Terme sotto il profilo politico e non solo?

«Siamo convinti che una politica nuova non solo sia possibile, ma necessaria per il nostro territorio. Le persone in “CambiAbano” hanno un comune denominatore, la volontà di vedere Abano Terme e il bacino termale nel suo complesso, tornare a essere protagonista della vita regionale, nazionale e internazionale. A nostro avviso, uno dei punti al centro dell’attività amministrativa dovrà essere il rilancio del termalismo, da sempre elemento economico, naturalistico, storico e artistico di Abano Terme. È inoltre indispensabile attivarsi subito, coinvolgendo tutte le autorità dei comuni termali, per ottenere il riconoscimento dell’intero bacino termale dei Colli Euganei come patrimonio dell’Unesco. La città deve tornare ad essere un esempio di bellezza e benessere; un luogo in cui non si voglia solo trascorrere una vacanza, ma sognare di viverci. Il tutto attraverso una buona amministrazione che fondi il proprio operato sulla legalità».

In vista delle elezioni primaverili lo scenario politico si sta via via delineando. “CambiAbano” si farà avanti alle prossime elezioni?

«La politica aponense si presenta frammentata in una moltitudine di gruppi, speriamo che si punti sulle idee per la città più che sullo scontro tra fazioni opposte. Per noi, Abano non deve essere terreno di conquista del centrodestra o del centrosinistra; piuttosto la città merita di essere governata da volti nuovi che abbiano a cuore Abano e i suoi cittadini. Meritiamo un’amministrazione che sappia restituire dignità a una comunità additata come luogo delle tangenti e del malaffare. Al momento stiamo cercando di capire se vi sono altri gruppi di cittadini che condividano pienamente i nostri principi, con i quali sia possibile costruire un percorso comune per Abano Terme e non per una o più poltrone».