
Prima Laura Puppato e poi Gianstefano Rodella, Massimo Bitonci non si lascia scappare niente e nessuno. Il sindaco di Padova non ci ha riflettuto due volte prima di far scattare l’ennesima querela, questa volta a carico del segretario del Partito Democratico di Piove di Sacco. La scintilla che ha innescato il caso è di natura del tutto “social”: allo staff di Bitonci, infatti, non sono sfuggite le parole del piddino pubblicate in Facebook, lo scorso 28 dicembre 2014, mirate alla contestazione delle modalità comunicative del sindaco sul web.
“Sto pensando che il sindaco Bitonci è veramente un piccolo essere. Le sue affermazioni su Facebook sono il peggio del peggio di un uomo delle istituzioni. Massimo rispetto per il ruolo e per quella fascia della città del Santo. Ma totale disprezzo per l’uomo, ignobile e indegno di ricoprire un ruolo che rappresenta tutta la cittadinanza, anche chi non lo ha votato. E pensare che stiamo parlando di un personaggio che per anni ha sostenuto e pure leccato i piedi al miliardario di Arcore. Adesso vorrebbe pure dare lezioni a chi invece per anni ha cercato di tenere alti i valori della libertà e della democrazia. Per piacere.”
È questo lo status che ha scatenato l’ira funesta degli uomini di Bitonci, che ritrovatisi dopo la pausa natalizia, hanno avanzato una proposta di querela. L’ok unanime della Giunta Comunale è stato raggiunto lo scorso 13 gennaio e, sulla delibera firmata da Bitonci, si legge: «Considerato che le espressioni di Rodella Gianstefano, diffuse con modalità idonee, secondo consolidata giurisprudenza, ad essere portate a conoscenza di un numero indeterminato di persone, nella forma e nella sostanza, eccedono il limite della continenza nell’esercizio del diritto di critica e appaiono del tutto gratuite e gravemente lesive del prestigio, dell’onore, della credibilità del sindaco e della rappresentanza politica democraticamente eletta dai cittadini di Padova, con la conseguenza che, in relazione ad esse, sussistono i presupposti per la presentazione di denuncia querela».
Immediata la manifestazione di sostegno, sui social, nei confronti di Rodella che, oltre a ricoprire la carica di coordinatore del Partito Democratico della Saccisica dal 2010, è il direttore della filiale di Vigonovo della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco.
La facilità con cui il sindaco di Padova ricorre ai tribunali spiazza molti, ma non è il solo politico ad abusarne; basti pensare all’europarlamentare piddina Alessandra Moretti che, dopo essere stata invitata ad “andare a lavorare” da un attivista del Movimento 5 Stelle, ha presentato querela lo scorso 13 gennaio. Che sia forse il caso di insegnare ai nostri politici l’utilizzo del dantesco “non ti curar di loro, ma guarda e passa”?
Giada Trincanato