
Sconti anticipati quest’anno a Piove di Sacco. Per il secondo anno consecutivo l’amministrazione comunale piovese riduce del 15% la tassa di occupazione del suolo pubblico per tutti i locali pubblici che rinunciano a slot machine e videopoker. Dopo Brugine e Legnaro, nella Saccisica continua la crociata per arginare il gioco d’azzardo: un taglio ai costi delle tasse pubbliche per convincere commercianti a sbarazzarsi delle macchinette “mangiasoldi”. Questo compromesso del Comune ha avuto buoni riscontri: sono almeno una decina gli ambienti pubblici che nel 2015, rinunciando a slot machine e videopoker, hanno risparmiato centinaia di euro beneficiando dello sconto fiscale del canone Osap.
La lotta al gioco d’azzardo nel Piovese è nata da un’elevata presenza di slot machine: sembrerebbe infatti, dai dati emergenti dagli elenchi pubblici del sito ufficiale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dello Stato, che solo a Piove di Sacco siano ben 50 gli esercizi pubblici dotati di giochi, circa uno ogni 396 cittadini. Il rapporto si abbassa vertiginosamente a Brugine e, soprattutto, a Legnaro dove, grazie a una politica ferrea anti-slot, ci sono rispettivamente un gioco per 583 bruginesi e uno ogni 1248 legnaresi.
Gianella e Co. continuano nella loro battaglia e nella delibera comunale affermano: «La realizzazione di questa previsione mira a porre in essere, tramite la leva fiscale, un preciso strumento per disincentivare la disponibilità nei pubblici esercizi (bar e simili) dei giochi elettronici: quegli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco d’azzardo che hanno insita la scommessa o che consentono vincite puramente aleatorie di un qualsiasi premio in denaro o in natura o vincite di valore superiore ai limiti fissati per i giochi leciti (escluse le macchine vidimatrici per i giochi gestiti dallo Stato); dove dunque il risultato del gioco dipende principalmente dalla fortuna, ossia dal caso».