Ospedaletto, Giacomo Scapin ci riprova: è lui il candidato del centrodestra (FOTO)

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IMG_1312OSPEDALETTO EUGANEO – È stata presentata sabato mattina all’Hotel Villa Altura la candidatura a sindaco di Ospedaletto Euganeo di Giacomo Scapin, 58 anni, già consigliere d’opposizione nell’ultima legislatura comunale. Scapin guiderà nuovamente la civica “Comune e Cittadini“, che nel 2011 si fermò a poche preferenze dalla vittoria elettorale, ottennendone 865, appena 7 in meno di Antonio Battistella e della sua “Per il Futuro“. Scapin è sostenuto dalle maggiori forze politiche di centrodestra, che in vista delle amministrative del 5 giugno hanno sottoscritto una sorta di patto provinciale. Alla cerimonia di presentazione hanno partecipato il segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta Andrea Ostellari, la responsabile organizzativa nazionale del Carroccio Arianna Lazzarini, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Massimiliano Barison, il sindaco forzista di Arquà Petrarca Luca Callegaro e i dirigenti provinciali di Fratelli d’Italia Marco Rebellato ed Enrico Torretta.

Contemporaneamente sono stati presentati i punti principali del programma della lista. Su tutti, lo stop al progetto di fusione con Este, il cui apporto dello stesso Scapin – e di Barison – è risultato decisivo per il congelamento dell’iter. «Non siamo contro le fusioni, ma il progetto con Este, voluto da Piva e Battistella, sarà abbandonato» ha spiegato il candidato, che non chiude le porte ad aggregazioni con altre realtà. «Per il futuro valuteremo altre forme di collaborazione tra enti comunali, come le convenzioni di servizi quali la polizia municipale e gli uffici tecnici». Particolare attenzione anche all’aspetto sanitario-ambientale, con la richiesta di un’urgente indagine epidemiologica e di un registro tumori dell’Ulss 17. Scapin promette di impegnarsi a «controllare, monitorare, verificare in modo continuo la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo», essendo il territorio della Bassa Padovana più inquinato di altri a causa della «presenza di situazioni particolari». Occhio di riguardo, infine, per la sicurezza dei residenti, per la creazione di un dialogo con gli amministratori dei Comuni vicini, «affinché la Bassa Padovana diventi un punto di sviluppo anche turistico e culturale», e per la ricostruzione di un rapporto fiduciario tra cittadini e Comune, in particolare con giovani e anziani.

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