Nuovo ospedale unico, attivato il servizio bus. Ma il costo è esorbitante

1
619
(Immagine: monseliceitalia.blogspot.it)
(Immagine: monseliceitalia.blogspot.it)

E’ finalmente arrivato il grande giorno: domani, alle ore 11, verrà ufficialmente inaugurato il nuovo ospedale unico della Bassa Padovana, nella frazione di Schiavonia, a metà tra Este e Monselice. Ma attorno alla costruzione del nuovo impianto non si placano novità e polemiche, con queste ultime che accompagnano spesso e volentieri le prime. E’ notizia di ieri, infatti, che la Provincia di Padova, grazie alla collaborazione con Busitalia, ha finalmente messo a disposizione una nuova linea di autobus che legherà Este e Monselice, passando proprio per l’ospedale di Schiavonia. Le fermate previste sono Este Autostazione, Este Komatsu, Este Via Canevedo, Bivio Zuccherificio, Stazione Agip Via Deserto, Bivio Deserto – Scuole Vecchie, Deserto Centro, Deserto Via Marcon, Castello Miari, Sant’Elena Trattoria, Schiavonia Ospedale, San Bortolo S.S.16, Monselice Via Rovigana, Monselice Autostazione, per un totale di 16,4 chilometri.

La linea verrà inaugurata dopodomani, giovedì 6 novembre: fino al successivo 15 novembre sono previste 24 corse giornaliere, dal lunedì al venerdì, 12 in una direzione e 12 nell’altra, con cadenza oraria. Il primo autobus partirà da Este alle 6.50, l’ultimo alle 18.15. Da Monselice, invece, le corse prenderanno il via alle 7.25, per poi terminare alle 18.45; il tempo di percorrenza per raggiungere il nuovo polo ospedaliero è stimato in 15 minuti partendo da Este e in 10 salendo invece in autobus a Monselice. Dal 17 novembre gli autobus in circolazione saranno due, per un totale di 44 corse quotidiane, e passeranno quindi molto più frequentemente: ci sarà un autobus ogni mezz’ora fino alle 15.15 da Este e alle 15.45 da Monselice, per poi riprendere con la cadenza oraria (ultima corsa alle 19.45). Dal 22 novembre, infine, la copertura dei mezzi pubblici toccherà anche il sabato, con 22 corse a frequenza oraria, 11 per ciascun verso, dalle 6.50 alle 19.45.

(Foto: ugl.it)
(Foto: ugl.it)

Tutto bene fino a qui, se non fosse che il prezzo da pagare per una singola corsa è esorbitante. Sul sito di Busitalia è possibile leggere le due tariffe: per chi volesse salire a bordo da Este, da Monselice o da Deserto, il biglietto da acquistare è quello definito di “classe 2“. Ciascuna corsa ha un costo di 2,40 euro; il prezzo del ticket sale fino a 3 euro se viene acquistato a bordo. Per chi invece partirà da Sant’Elena o San Bortolo, i biglietti sono di “classe 1” e hanno un prezzo pari a 1,30 euro, cifra maggiorata sino a 2 euro se acquistati dal conducente. In pratica, chiunque volesse recarsi a Schiavonia da Este o da Monselice, spenderà 4,80 euro totali tra andata e ritorno, una cifra altissima per un trasporto pubblico di pochi chilometri, decisamente non alla portata delle categorie che utilizzeranno più frequentemente il servizio autobus per raggiungere l’ospedale, gli anziani, le cui pensioni si aggirano spesso su qualche centinaio di euro al mese. Che incidenza potrà avere sull’economia di questi soggetti un singolo biglietto di andata e ritorno che sfiora i cinque euro, soprattutto nei casi in cui l’anziano (o qualunque altra persona) debba recarsi quotidianamente presso il polo ospedaliero per cure, visite e assistenza? Sulle piazze reali e virtuali il dibattito sta già impazzando.

Anche se è vero che il servizio pubblico costerà alla Provincia 278.600 euro all’anno – somma ottenuta moltiplicando i chilometri che gli autobus percorreranno in un anno, circa 200.000, per il costo del trasporto, fissato a 1,393 euro al chilometro – i prezzi attuali potrebbero anche portare a un surplus generato dagli introiti dei biglietti; c’è il rischio, però, che dei costi così elevati scoraggino gli utenti a utilizzare il mezzo pubblico, preferendo non pagare il ticket o usare il mezzo privato, aumentando in maniera esponenziale il traffico lungo le strade tra i centri abitati e l’ospedale. Un’altra incognita è legata all’eventuale proliferazione di taxi abusivi. Insomma, Provincia e Busitalia non sembrano aver fatto i conti con tutte le conseguenze del caso. Nel frattempo domani il Presidente della Regione Luca Zaia e i sindaci dell’Ulss 17, capitanati dal primo cittadino di Monselice Francesco Lunghi, giungeranno al taglio del nastro di Schiavonia proprio grazie al primo viaggio del servizio autobus, in modo da mostrarne l’efficienza e la rapidità. Ma loro viaggeranno gratis…

Giacomo Visentin

1 commento

  1. Prezzi esorbitanti per il bus si sono sempre pagati, purtroppo. Basti pensare che dal primo anno di liceo al quinto l’abbonamento mensile è aumentato di quasi 10 euro.

Comments are closed.