
Il dibattito relativo al “Madre Teresa di Calcutta”, il polo ospedaliero unico della Bassa Padovana inaugurato lo scorso 5 novembre, si arricchisce di un nuovo protagonista: la Lega Nord di Este. Che, per bocca del capogruppo Carlo Zaramella, lancia un messaggio chiaro alle altre forze politiche: no alle polemiche strumentali. “Nessuno nega o vuole negare che vi siano stati ed in parte vi siano ancora dei problemi di ordine organizzativo, ma di certo non siamo di fronte ad episodi di malasanità né possiamo permetterci il lusso di creare un clima di allarmismo e di delegittimazione del nuovo ospedale per acuti, che rappresenta un grande successo ed una grande opportunità per il nostro territorio” scrive l’esponente del Carroccio sul suo blog.
Il tema dei disservizi della struttura di Schiavonia era stato affrontato anche nell’ultima riunione del consiglio comunale atestino, lunedì 2 febbraio. Le Civiche d’Este avevano infatti presentato una domanda d’attualità dove esprimevano preoccupazione per la possibile fuga di pazienti verso altre Ulss e proponevano l’istituzione di un’apposita commissione per monitorare la situazione. “Riconosciamo la validità dell’opera, ma vogliamo che i problemi evidenziati siano affrontati alla luce del sole” erano state le parole del consigliere Quadarella. Piccata la replica di Zaramella: “Qualcuno ha alluso al fatto che il nostro gruppo politico vorrebbe discutere ‘in segrete stanze’; niente di più falso, la richiesta che ho avanzato è un’altra, quella di parlare con senso di responsabilità e rispetto per tutte le professionalità, dai medici agli operatori, che stanno lavorando per fare sì che tutto funzioni per il meglio il prima possibile.”
Il leghista punta il dito contro la maggioranza atestina, colpevole a suo dire di essersi “svegliata solo ora, sull’onda di una campagna mediatica che forse qualcuno tenta di cavalcare elettoralmente.” Sembra chiaro il riferimento alle dichiarazioni apparse sul Mattino di Padova lo scorso 28 gennaio, quando il sindaco Piva, che potrebbe avere un futuro da consigliere regionale, parlò apertamente di “gravi carenze organizzative” nel servizio offerto dal nuovo ospedale. “Giova ricordare” chiude Zaramella, “che la sanità veneta è una sanità di eccellenza: nonostante i tagli continui e ripetuti messi in atto anche da questo governo, e a fronte del fatto che dal 2009 non si applica l’IRPEF regionale come invece accade altrove, il sistema sanitario regionale si conferma all’avanguardia e in attivo.”