
Lo Stato non dimentichi la Bassa Padovana. E’ il monito lanciato mercoledì sera in Parlamento dalla deputata del Pd Giulia Narduolo, originaria di Megliadino San Vitale. “Una vera e propria calamità, imprevedibile, e che fortunatamente non ha lasciato dietro di sé vittime come invece è accaduto in altre regioni. La dimostrazione di responsabilità e senso civico che in questi giorni hanno dato tantissime persone, in particolare i ragazzi delle associazioni giovanili di Este, è semplicemente encomiabile” ha detto la Narduolo commentando la devastante tromba d’aria che si è abbattuta sulla zona di Este e su alcuni comuni del rodigino.
La democratica ha sottolineato come il 2014 sia stato un anno funesto per il territorio della Bassa, scosso da violenti fenomeni naturali “che hanno messo ancora di più allo stremo cittadini, imprese e famiglie già alle prese con le pesantissime difficoltà della crisi economica”. Un tema, questo, sollevato più volte dalla stessa Narduolo, che ha chiesto al Governo di dichiarare anche in Veneto lo stato di emergenza e di predisporre misure in favore delle popolazioni colpite, in primis la sospensione del pagamento delle imposte in scadenza e un adeguato risarcimento economico.
La deputata, comunque, promuove l’Esecutivo che, “nonostante le poche risorse, non svicola dalle proprie responsabilità” e anzi all’interno del nuovo nazionale di sviluppo rurale 2014-2020 starebbe studiando strumenti per andare incontro alle imprese e agevolarle in caso di danni da maltempo. Dito puntato, invece, contro la Regione: “Diversamente da come si è comportata per esempio la Toscana, che in passato ha gestito con fondi propri l’emergenza dovuta alla tromba d’aria a Firenze, in Veneto non c’è nessuna misura all’orizzonte per soccorrere cittadini, famiglie e imprese della Bassa Padovana colpite dal maltempo.”
Intanto a Este e negli altri paesi danneggiati dal fortunale del 13 ottobre continuano senza sosta le operazioni di sistemazione. Nel comune atestino i giovani delle associazioni hanno lavorato per l’intera giornata di ieri, coadiuvati dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco. Il traffico circola regolarmente e le lezioni sono riprese in tutte le scuole. Si tenta faticosamente di tornare alla normalità, ma le ferite restano gravissime, soprattutto per quanto riguarda il patrimonio naturale e gli edifici pubblici della città. Diversi alberi secolari sono stati sradicati o spezzati dalla furia del vento. Il Paleste, la scuola media Zanchi e la scuola materna Giovanni Paolo II sono tuttora inagibili, e i danni ammontano a milioni di euro. Non è chiaro se e come verranno riparati.
Davide Permunian
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